Le parole sul futuro della Fiorentina del giornalista del Corriere: dalla figura di Pioli alla svolta che deve prendere Commisso
Ai microfoni di Radio Bruno, ecco come il giornalista Leonardo Bardazzi ha commentato così il momento viola: "Pioli? In questo momento la Federazione non ha deciso il futuro di Spalletti e Spalletti non ha fatto un passo indietro nonostante le parole di amarezza. Se Pioli dovesse essere chiamato dalla Nazionale potrebbe anche dire di no, è evidente che la trattativa con la Fiorentina è avanti anche se c'è da aspettare luglio per liberarsi dall'Al-Nassr. Serve pazienza, ma ci aspetta una stagione in salita anche dal punto di vista del calendario. Le prime due sapevamo che fossero in trasferta, poi in casa il Napoli: fino a ottobre saranno tutte big e in mezzo ci sarà anche la Conference se passiamo il preliminare.
La Fiorentina deve prendere una decisione sul tecnico, sui prestiti, c'è da dare l'accelerata che la gente aspetta. Ieri ricorrevano i sei anni di Commisso, foto di feste e bandieroni, ma per tornare ad essere grandi serve ancora tempo. I cavilli da sistemare sono tanti, possono anche ufficializzare Pioli il 3 luglio. Ma nel mentre devono lavorare, e mi aspetto da Pradè qualcosa di diverso, quindi non aspettare il 30 agosto per i prestiti di Cataldi, Bove ecc. Anche la Fiorentina deve avere delle prime scelte, mi aspetto mosse alla Kean e una decisione su Gudmundsson.
L'aspettativa della città è quello di sognare la Champions League, altrimenti è un bivaccare stagione dopo stagione. E siccome l'inizio è in salita, bisogna muoversi. Poi il grosso del mercato verrà fatto ad agosto, ma nella condizione in cui sei non ti facilita il lavoro. Per Pradè mercato decisivo? Non credo, il pensiero di Rocco Commisso è chiarissimo, lui si fida dei suoi e considera lui e Ferrari parte della famiglia. A meno che non si senta tradito o pugnalato alle spalle si continua così, a patto che non si arrivi tredicesimi. Ma il passo in avanti non c'è mai stato, e capisco che la gente si lamenti.
E poi lasciamo perdere la comunicazione, servono meno chiacchiere, altrimenti si fa fare una figura barbina a Commisso come l'ultima conferenza stampa e il presidente non se lo merita. Pioli è la scelta giusta anche per questo motivo, c'è bisogno di un manager, di persona che capisca l'umore della città, dei calciatori, serve quell'Oriali che per Conte ha rappresentato un valore aggiunto. Una figura che capisca Firenze, soprattutto dopo ciò che ha creato dopo la tragedia di Astori come Pioli è fondamentale".