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Bardazzi: “Come ci si può ridurre così dopo 92 milioni spesi?”

Redazione VN
Il commento di Leonardo Bardazzi a Radio Bruno

Intervenuto a A Pranzo con il Pentasport su Radio Bruno, Leonardo Bardazzi ha offerto un’analisi severa - e per certi versi impietosa - sul momento della Fiorentina, partendo dal confronto con l’Atalanta che attende i viola al prossimo appuntamento.

«A Francoforte ho rivisto la vecchia Atalanta, con un tridente che fa paura», ha spiegato Bardazzi, pur ricordando che la squadra di Gasperini «ha vinto soltanto due volte da settembre» e che «anche la Dea è malata». Un invito, dunque, a non aspettarsi miracoli dal nuovo corso nerazzurro: «Palladino non fa miracoli. La Champions può aver aiutato».

Da qui, il ragionamento torna inevitabilmente sulla Fiorentina, per Bardazzi sempre più difficile da decifrare: «Non capisco cosa sia diventata questa squadra. Come ci si può ridurre così dopo aver speso 92 milioni? Ad oggi è la peggiore del campionato, e ci sta in fondo meritatamente».

Il giornalista individua problemi in ogni reparto: «Giovedì si è vista l’incapacità di produrre qualcosa. La difesa non è solida. Ogni volta che subisce gol, la squadra si scioglie. Non c’è centrocampo. Nessuno salta l’uomo: l’unico è stato Parisi, ma come ci si può affidare a Parisi? Non è neppure un titolare».

Duro anche il giudizio sul reparto offensivo: «Gli attaccanti si pestano i piedi».

Poi il capitolo Dzeko, con parole chiare: «La frase sui tifosi gli è uscita parecchio male. Il problema non sono i tifosi, ma la Fiorentina. Se Dzeko addossa la colpa ai tifosi, significa che nello spogliatoio c’è grande confusione».

Bardazzi allarga lo sguardo anche a come è stata gestita la panchina viola negli ultimi mesi: «Pioli è stato lasciato solo. Poi Galloppa è subentrato ad interim senza sapere nulla del suo futuro». E ora, a pagare la situazione, è anche Paolo Vanoli: «Vanoli si ritrova in un contesto molto difficile. Non basta una vittoria per risollevarsi».

Il giudizio sulla partita con l’Atalanta è pessimista: «Loro sono una squadra forte. Domani sarà complicatissima». E la prestazione europea contro l’AEK Atene uno schiaffo alla realtà: «Giovedì l’AEK ha dominato, con Jovic che giocava praticamente da fermo. Più che campanelli d’allarme».