Palladino? "Lo accetterei anche, ma già dal primo giorno di ritiro voglio che si dica per quale obiettivo si allestisce la Fiorentina"
Lorenzo Amoruso ha parlato del finale di stagione della Fiorentina, ospite negli studi del "Pentasport" di Radio Bruno:
Betis e Venezia? "Due botte pesantissime, ma c'è da aspettare il termine della stagione per tirare una riga ma queste due settimane per capire che intenzioni ha questa società. La piazza è esplosa, non so cosa vorrebbe dire ricominciare la stagione con un allenatore che non è benvoluto. Bisogna stare calmi, non essere affrettati e prendere decisioni per il meglio. Non sono mai stato per il "tabula rasa", a meno che non ci sia stato un evento particolare. Non è detto che sempre vada bene, anzi nella maggior parte dei casi non lo fa. Vorrei sentire qualcuno che ad inizio dell'anno dica qual è l'obiettivo, in modo chiaro. Non sarebbe male avere un dirigente ex calciatore. È stata un'annata davvero pazzesca, hai avuto squadre in crisi per tre quarti della stagione: Juve, Milan e Roma. Dopo una vita hai vinto contro tutte le squadre più blasonate, il problema è che hai lasciato per strada 5 punti con Monza e Venezia, 3 col Verona, 2 al Torino e 3 all'Udinese".
Tonfo inatteso? "Le tre sconfitte non hanno del sorprendente, era solo una questione di tempo. Certe cose chi è stato in campo le annusa. Questa squadra ha cambiato tanto, doveva avere una crescita che invece è terminata subito. Non è battere tutti, ma migliorare in certi reparti e in certe situazioni, cosa che non è avvenuta nell'arco della stagione. Questa sarà un'estate molto complicata, ma non si può ricominciare da zero, non puoi buttare tutto di quest'anno. Palladino? Potrebbe avere un senso. Lo accetterei anche, ma la società deve mettere dei paletti e guidare l'allenatore e soprattutto dire a quali traguardi vuoi puntare. Già dal primo giorno di ritiro voglio che si dica per quale obiettivo si allestisce la Fiorentina".