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Amoruso: “Entusiasmo da frenare, è presto. Comuzzo una rarità nel suo ruolo”

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"A Firenze c'è un entusiasmo bellissimo, ma da tenere un po' a freno. Troppe situazioni ancora poco chiare, solo dodici partite fin qui"
Redazione VN

L'ex viola Lorenzo Amoruso ha parlato del gran momento della Fiorentina ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno:

"Predico calma perché ci sono troppe squadre là in alto in classifica. Il Bologna l'anno scorso non era così in alto e poi ha fatto una cavalcata importante verso la Champions. In città c'è un entusiasmo bellissimo, ma da tenere un po' a freno. Manca ancora qualcosina: ci sono troppe situazioni ancora poco chiare, sono solo dodici partite fin qui. Iniziamo a vincere le prossime due, vai a Como e poi affronti l'Inter in casa, da concorrente in classifica. È lì che tiri fuori la tua squadra. Non voglio spegnere l'entusiasmo, ma è presto ancora. Arriviamo a fine girone d'andata e poi valutiamo dove saremo".

Kean? "Il paragone con Batistuta non regge, per la tipologia di giocatore. Chi lo ha avuto racconta di un giocatore con dei limiti tecnici, ma con una voglia pazzesca di migliorarsi e stare a certi livelli. Era già un trascinatore con l'atteggiamento. Kean è nato come un predestinato, non ha problemi da un punti di vista tecnico. Ha avuto però un'evoluzione un po' strana, anche per demerito di alcuni allenatori. Perché bisogna saper riconoscere il potenziale ad un giocatore e tirarlo fuori al momento giusto, come ha fatto Prandelli con Vlahovic. In questo momento fa la differenza perché fa giocare tutti bene, non tanto perché ti risolve i problemi. Non è facile andare a trovare un altro attaccante che ti fa quei movimenti, la protezione palla e il lavoro da rompiscatole che fa lui".


De Gea? "Viene da tanti anni in Inghilterra, si gioca fino al rientro negli spogliatoi. Con lo United si gioca per vincere, al di là del periodo storico. Sono esperienze che ti porti dietro e che ti servono per migliorare, poi meglio se intorno a te hai giocatori di un certo spessore".

Comuzzo? "Sta acquistando sicurezza, tranquillità. Inizia ad essere più padrone anche di sé stesso. Ha cominciato a fare le cose semplici per acquisire maggior tranquillità. Da quando la difesa ha iniziato a funzionare e la squadra ora gira meglio. È cattivo, grintoso e per un difensore questo è importantissimo. Comuzzo è un difensore marcatore, come li chiamo io. Una tipologia che sta scomparendo".

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