Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze, ha parlato a TMW Radio del ricorso contro il Viola Park che Rocco Commisso vuole costruire a Bagno a Ripoli.
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Pres. Italia Nostra: “Viola Park? Fatto tutto in fretta e furia per accontentare Commisso”
Il presidente di Italia Nostra torna a parlare del Viola Park
Le motivazioni del ricorso contro il Viola Park? Parto dal piano paesaggistico della Toscana approvato nel 2015. Questo è stato salutato dalla cultura ambientalistica nazionale come un documento tra i più avanzati in Italia per il rispetto del patrimonio. C'è stata una divisione netta tra i centri abitati e la campagna. La legge urbanistica e il piano paesaggistico dicono che si può costruire solo all'interno dei centri abitati e non fuori. Solo le attività eco-compatibili possono essere autorizzate per consumare suolo pubblico. Lì quindi dove vuole costruire la Fiorentina non si può costruire. E' un'iniziativa privata e speculativa. Le pressioni dell'ente locale affinchè si realizzasse questo Viola Park sono stati tali che anche la Regione ha dato il via libera. E in mezzo c'è anche la soprintendenza. L'ok alla Fiorentina per costruire? Lo si è voluto approvare così come lo voleva Commisso. Ci sono state tre varianti al vecchio piano regolatore, perché non si prevedeva la costruzione in quel punto. Si è voluto fare tutto in fretta e furia per accontentare l'imprenditore ed è venuto fuori questo pasticcio su cui il Tar ora dirà la sua (IL COMUNE HA DECISO LA SUA STRATEGIA). Non condanniamo il progetto perché è brutto. Anzi, è molto bello sul piano architettonico, ma se viene approvato ci sono altri spazi verdi liberi di campagna che possono essere occupati in futuro. E poi non si inserisce questo progetto in una rivalutazione di una zona agricola. Così si apre la strada ad altre operazioni analoghe".
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