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Pres. Italia Nostra: “Sui terreni Commisso poteva fare Viola Park e azienda agricola”

Bagno a Ripoli (FI), presentazione e piantumazione del primo ulivo al Viola Park ACF Fiorentina 2021-02-05 © Massimo Sestini

Le ultime sul Viola Park: la posizione di Italia Nostra spiegata dal presidente della sezione di Firenze

Redazione VN

Uno dei quesiti che rimbalzano tra chi contesta il ricorso di Italia Nostra contro il Viola Park, è sui tempi di presentazione. Perché si è lasciato scadere i due mesi per il ricorso al Tar e si è arrivati agli ultimi giorni per presentare il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica? QuiAntella.it lo ha chiesto direttamente a Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze. Vi proponiamo un estratto dell'intervista che potete trovare nel formato integrale all'interno della fonte originale:

Roma ha il suo legale e noi il nostro a Firenze. Difficile mettere d’accordo due avvocati, ma solo per problemi di forma. C’è stato un rimpallo per la redazione degli aspetti giuridici. Inoltre è passato del tempo per avere gli atti progettuali, non ce li hanno dati subito. Infine la complessità delle carte prevedeva prima uno studio approfondito, poi il passaggio con l’avvocato. Non è stata una strategia per evitare il Tar e ricorrere al Presidente della Repubblica. La campagna è campagna e la legge urbanistica della Toscana impedisce qualsiasi intervento. Purtroppo il parere favorevole della Regione, in questi tempi, arriva dappertutto, anche contro quello che prevede la stessa legge regionale che è chiara: le aree agricole devono servire esclusivamente per costruire strutture funzionali all’agricoltura, e qui non c’è azienda agricola, oppure strutture di pubblico servizio o di pubblico interesse che non si possono collocare nelle aree urbanizzate. E’ una cosa semplice che sa qualsiasi urbanista. Si poteva dire a Commisso di ridurre la pesante cementificazione, due ettari, e mettere su anche un’azienda agricola. Fare una riqualificazione dell’area: da una parte sport e dall’altra agricoltura, ci sono 25 ettari a disposizione e mi risulta che ci sono altri terreni ancora in vendita nell’area. Avrebbe potuto approfittare di questa situazione per dare un esempio di recupero in parte funzionale alle previsioni urbanistiche e, soprattutto, al primo comandamento delle leggi italiane: non consumiamo ulteriore suolo, ne abbiamo consumato anche troppo. Invece così è una speculazione, lo dico anche da tifoso viola.

 Bagno a Ripoli (FI), presentazione e piantumazione del primo ulivo al Viola Park ACF Fiorentina 2021-02-05 © Massimo Sestini
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