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Prandelli, getty images
Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina, è intervenuto a Lady Radio. Ecco le sue parole sulla situazione della squadra viola:
Quel Fiorentina-Sampdoria me la ricordo perfettamente. Io avevo un po' di esperienza e sapevo che per dare una buona organizzazione servono 2 mesi di lavoro. Giocammo malissimo le amichevoli proprio perché serviva tempo. E infatti, poi si migliorò. L'obiettivo era la salvezza, poi fu una stagione incredibile. Con il campo e gli allenamenti capisci se puoi andare avanti o fermarti. Devi capire se puoi sfruttare al meglio i giocatori, come ho fatto con Brocchi o Fiore. Firenze? Quando si crea un'armonia tra squadra, tifosi e stampa è una cosa incredibile. I giocatori del Bayern dissero nel tunnel: "Sentite questi. Qui è dura, molto dura". Se il Franchi è con te, puoi superare ogni difficoltà. I concetti di quei tempi sono come quelli di oggi. Non è cambiato nulla. Toni? Io l'ho rincorso ai tempi del Venezia e poi il suo arrivò non si concretizzò. Con Corvino parlai di lui e venne a Firenze. Un giocatore che non aveva eguali in area di rigore. Da subito si vedeva che la sua posizione era lì, in area. Con Pazzini legava bene. All'inizio spaziava molto e girava intorno a Toni. Bojinov? Generoso e con qualità, ma pensava di essere un predestinato. Quando ha visto la competizione allora si è perso. L'ha capito dopo. Mutu allenatore? Non ci avrei mai scommesso. Ha una grande motivazione e vuole tornare in Italia ad allenare.
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