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Piange il cuore, ride il portafoglio

Nastasic e i tre buoni motivi per dire di sì al City (COMMENTA)

Redazione VN

Matija Nastasic e la Fiorentina. Una storia che dura da appena una stagione e che potrebbe già finire, se andrà a buon fine la trattativa col Manchester City. Un'ipotesi, quella dell'addio del giovane difensore serbo, che sembrava impensabile fino a pochi giorni fa, quando i tifosi viola si preparavano al rischio di qualche nuovo assalto a Jovetic o all'attesa per l'arrivo della promessa punta di livello. Il "nuovo Vidic" era per tutti un punto fermo su cui costruire la Fiorentina di oggi e di domani. Un ragazzo, Nastasic, che aveva impiegato poche partite per conquistare tutti: personalità da veterano e tecnica da centrocampista, le potenzialità del 19enne di Valijevo avevano stregato Delio Rossi (che lo definiva "il giovane vecchio") e anche Montella, oltre che i tifosi.

Solo che nel mercato non sai mai cosa può accadere. E così se arriva un club pronto a sborsare dai 20 milioni in su per un difensore, fai fatica a dire di no. E in effetti la Fiorentina sta valutando seriamente la prospettiva di lasciare andare Nastasic. E provando a metterci nella testa dei dirigenti viola sarebbero almeno 3 le buone ragioni. La prima: rientreresti degli investimenti già fatti sul mercato, e avanzeresti anche un bel po' di milioni per poter chiudere un bel colpo in attacco. Il tutto monetizzando (con super plusvalenza) uno che in prospettiva può diventare un numero uno, ma che anche - il calcio insegna - potrebbe teoricamente non tenere fede a tutte le belle premesse. La seconda: sacrificheresti un difensore, cioè un ruolo meno decisivo rispetto ad un top-attaccante (tipo Jovetic) e più facilmente sostituibile. Magari già con Savic, molto stimato da Pradè e Macia. La terza: daresti un 'contentino' al simpatico Fali Ramadani, permettendogli di piazzare un altro suo assistito - con conseguente guadagno personale - ma portandolo così a mollare la presa su Jovetic, che la Fiorentina ritiene incedibile e insostituibile a 3 giorni dalla fine del mercato.

Un'operazione insomma - a patto che vada a buon fine - economicamente molto vantaggiosa e tecnicamente, forse, non penalizzante. Ma che farebbe male dal punto di vista affettivo, privando il tifoso viola di uno dei pochi gioielli che aveva visto crescere in casa in questi ultimi anni e che sperava di coccolarsi almeno per qualche stagione.

SIMONE BARGELLINI