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Pasqual: “Spero che Jovetic resti con noi”

“Io capitano? Mi chiameranno zio”. Poi bacchetta Kharja (COMMENTA)

Redazione VN

Capitano ieri nella prima amichevole precampionato, Manuel Pasqual si è presentato in sala stampa al termine dell'allenamento mattutino. Queste le sue parole: "La fascia di capitano mi ha fatto piacere anche se direttamente ieri davanti al mister e alla squadra mi sono messo a disposizione, perchè lo scorso anno Jovetic mi era davanti nelle gerarchie e per me non c'è nessun problema. So che non è una scelta definitiva, ma se mi daranno la fascia mi chiameranno zio visto che la squadra è molto giovane.

Il mercato? La speranza è che la rosa venga integrata al più presto, giocatori di talento ne abbiamo ma siamo ancora incompleti. Il morale? Siamo tranquilli e la spinta ce la potete dare voi giornalisti e la gente, come è successo alla presentazione della maglia e di campagna abbonamenti che sta registrando buoni numeri. Montella? Lo stanno apprezzando tutti per la sua attenzione ai particoli e per il suo modo di dirti le cose in modo diretto.

Jovetic? Ieri l'ho visto benissimo, anche se l'avversario non era una grande squadra, ma è tranquillo in campo. Ha qualità che tutti conosciamo e la speranza nostra è che la squadra venga creata con lui e intorno a lui, poi le scelte spetteranno a Stevan e alla società. Aspettiamo a braccia aperte la sua decisione, per il bene di tutti, sarebbe impossibile per la Fiorentina ripartire senza di lui a fine agosto. C'è ancora tempo, non possiamo puntargli una pistola per convincerlo a rimanere, ma speriamo che giochi con noi a vita.

Lo spogliatoio? Dei vecchi non è rimasto più nessuno, se ne è andato Gamberini e anche Behrami. Negli anni passati ci sono state tante cose che non hanno funzionato, ma spesso a fare la differenza sono i risultati. La stagione scorsa ci sono stati momenti in cui eravamo pochi e altri in cui forse in troppi pensavano a se stessi e non al gruppo.

Il nuovo assetto tattico? Tornare alla difesa a 4 è un cambiamento, ma tutti conosciamo bene quell'assetto. Stiamo imparando le direttive del mister, non ci sono segreti tattici. Roncaglia? Lo vedo tranquillo e sereno, mi auguro impari presto l'italiano per inserirsi al meglio.

La preparazione? E' cambiato tutto rispetto al passato, con Prandelli, Mihajlovic e Rossi lavoravamo di più su grandi distanze, Montella lavora più su brevi percorsi.

Le polemiche dei miei ex compagni? Dico solo che non si sputa sul piatto dove hai mangiato e dispiace sentire certe cose. Ogni tanto si dovrebbe avere il coraggio di dirle prima di andare via, a me in passato è successo di dire cose scomode in tempi non sospetti. Guardiamo avanti.

Behrami e Gamberini? Abbiamo giocato tanti anni insieme e avevo un discreto feeling, dispiace per la loro partenza ma se la società e i gicoatori hanno fatto questa scelta spero che sia la cosa giusta per entrambi.

L'arrivo di ADV? Crea sempre 'terrore', in senso positivo, e ha sempre una buona parola per tutti. La sua presenza fisica è importante, anche per i nuovi, sebbene il patron si tenga sempre in contatto con noi tramite Guerini.

Kharja non si è sentito accolto bene? Sta anche ad un giocatore sapersi inserire, se tu ogni sera prendi il treno e vai a Milano non è facile. Se in campo deve esserci uno scemo di turno, tipo me o altri, per correre anche per te non va bene.

Ljajic? In questi anni qualche prestazione è stata importante per la squadra. Non so bene giudicare l'episodio avvenuto con Delio Rossi, ma mi ha fatto piacere che si sia presentato col piede giusto in questo ritiro, sta facendo bene, poi deciderà il mister".

SIMONE BARGELLINI