Da una parte l'obbligo di non sbagliare la scelta, neanche di un centimetro. Dall'altra la consapevolezza che il tempo non gioca a favore, ancora meno se pensiamo alle anomalie di questo 2020 calcistico. Bando alle giustificazioni, ma è un dato di fatto che questo momento la Fiorentina si trovi nella scomoda situazione di scegliere il prossimo (o il solito) allenatore dovendo fare i conti con: 1) Una proprietà ambiziosa e generosa, ma anche con un appeal sportivo da ricostruire; 2) La scelta su Iachini ancora da prendere; 3) La voglia di certezze degli altri candidati e le offerte degli altri club. Il tutto compresso tra gli stravolgimenti imposti del Covid che porteranno ad un precampionato mai così breve. Non il massimo, ma una soluzione va trovata. E in tempi ragionevolmente brevi.
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Panchina, la Fiorentina riflette. Il caso di Juric e le ipotesi DiFra e Giampaolo: aspettare è un rischio
La Fiorentina si è presa qualche giorno di riflessione prima di sciogliere definitivamente le riserve sul futuro della panchina ma il tempo non gioca a favore
Perché proprio il tempo può diventare una delle variabili più rilevanti nella decisione viola. Guardate il caso di Juric: corteggiato dalla Fiorentina tra qualche incertezza di troppo con il risultato di vederlo firmare il rinnovo il Verona. Le idee chiare, il tempismo e la determinazione degli scaligeri hanno avuto la meglio sulle ponderazioni viola. E la storia, qualora si scelga di congedare Iachini, rischia di ripetersi anche con altri candidati. Giampaolo piace, è nella lista dei papabili, ma su di lui c'è il forte pressing del Torino. Anche il profilo di Eusebio Di Francesco non lascia indifferente la dirigenza viola, ma è di ieri la notizia di una maxi offerta dell'Alaves per portarlo ad allenare in Spagna. Sono giusto due esempi, ma il ragionamento si potrebbe estendere ad altri tecnici.
Lo stesso Iachini è finito nel mirino di un altro club militante nella Liga (LEGGI), motivo in più per sciogliere il nodo allenatore il prima possibile. La Fiorentina si è presa qualche giorno di riflessione (LEGGI) prima di sciogliere definitivamente ogni riserva sul futuro della panchina. Legittimo, la fretta può essere cattiva consigliera. Ma la domanda resta: i tempi della società viola rischiano di limitare il ventaglio di possibilità a disposizione?
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