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Pagellone VN: l’area tecnica

Rossi peggio di Mihajlovic. Corvino primo responsabile (COMMENTA)

Redazione VN

MIHAJLOVIC 5: Non bastasse una stagione negativa alle spalle, nel gioco ancor prima che nei risultati, ci si sono messi anche gli eventi estivi a minare ulteriormente il suo feeling con la tifoseria: le voci di un probabile approdo all'Inter e poi la conferma accolta con l'entusiasmo di un funerale. Lui è ripartito dal 4-3-3 dello scorso anno senza però mai dare un'anima ed un'organizzazione alla Fiorentina. Esonerato dopo 10 partite, con i viola 12esimi in classifica con 12 punti. Col senno di poi si è capito che non era solo colpa sua.

DELIO ROSSI 4,5: Doveva essere il salvatore della patria ma si è ritrovato in una situazione ben peggiore di quanto avesse immaginato, con tutti i problemi (tecnici ed extra campo) che ben conosciamo, ha finito con una media/punti addirittura peggiore di Sinisa. Attenuanti tante, compreso un mercato di gennaio che anzichè migliorare la squadra lo ha lasciato senza attaccanti. Ma da un tecnico esperto come lui ci si aspettava un segno ben più distintivo, che invece è arrivato solo dopo 5 mesi, con le imprese di Milano e Roma e le prime tracce della sua 'mano'. Ha avuto anche il merito di lanciare giovani come Nastasic, Salifu, il ripescato Camporese e in parte Acosty. In mezzo però tanti moduli cambiati, sostituzioni discutibili e brutte prestazioni. Ha chiuso in bruttezza con quel gesto censurabile che è già passato alla storia, insieme all'umiliante 0-5 con la Juve.

CORVINO 4: Responsabile unico dell'area tecnica e come tale primo colpevole del fallimento della Fiorentina (non solo di quest'anno). Un mercato estivo in cui non è riuscito a vendere nessuno, ma solo a regalare, con lo scempio del caso D'Agostino, restituito all'Udinese dopo i 5 milioni spesi un anno fa. Peggio ancora ha fatto in entrata e la scusa del budget contenuto regge poco e nulla: tra Romulo, Tanque Silva, metà Kharja, Munari e mezzo Lazzari ha speso oltre 10 milioni di euro. E per fortuna che qualche mese prima aveva bloccato Nastasic, autentico - ma unico - colpaccio. Il peggio di sè l'ha dato però a gennaio, pur riuscendo a piazzare bene Gilardino al Genoa. Un mese senza attaccanti è roba da comiche, quasi come la farsa di El Hamdaoui. Con Amauri e Olivera ha lasciato una rosa inadeguata e a tutto questo va sommata la gestione scellerata dei tanti casi (Montolivo in primis) che hanno trasformato lo spogliatoio viola in un regno del caos.

Più difficile assegnare i voti agli altri componenti della società, il cui operato è più complesso da verificare in modo diretto. Certamente nessuno merita la sufficienza visto il risultato espresso dalla squadra, che riflette in un certo senso il lavoro di tutta la Fiorentina.

SIMONE BARGELLINI