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“Notai subito le qualità di Castrovilli. Lo cercò una grossa squadra”

Parla Gigi Nicassio, tecnico di Gaetano Castrovilli ai tempi dei Giovanissimi del Bari

Redazione VN

Gigi Nicassio, tecnico di Gaetano Castrovilli ai tempi dei Giovanissimi del Bari, è intervenuto a Radio Bruno Toscana:

Arrivò da Minervino, si presentò con la maglia del Barcellona. Lo vidi correre e dissi al mio collega: 'Questo sa giocare'. Ha una corsa di un sudamericano: saltella, danza, non appoggia il piede per terra. E come toccò palla, capimmo che ci sapeva fare. Lo abbiamo prima lasciato a Minervino, poi lo abbiamo portato a Bari, è stato un grosso sacrificio della famiglia perché ci sono quasi 100 chilometri tra Minervino e Bari. Un altro giocatore si sarebbe emozionato a giocare contro la Juventus, ma per lui è stato normale. Per lui il calcio è prima divertimento, poi lavoro. Erede di Antognoni? Vuol dire diventare l'erede di Maradona. Deve trovare la via del gol, i colpi ce li ha. Gli serve tempo, deve far capire ai tifosi, che amano la qualità, che può diventare l'erede di Antognoni.

L'esperienza alla Cremonese? L'ha maturato tanto, l'allenatore ha avuto fiducia in lui, così come ne ha adesso Montella, ha capito che ha un giocatore di qualità.

Quando ha compiuto 14 anni gli ho fatto firmare il contratto quadriennale col Bari perché su di lui c'era una grossissima squadra (non fa il nome, ndr). Per Firenze spero che non vada in questa squadra.