Nico Gonzalez: “Burdisso mi ha aperto una grande porta”. Poi parla di Batistuta

Intervista al viola Nico Gonzalez (attualmente impegnato con la propria nazionale) stamattina sul quotidiano argentino La Nacion. A seguire vi proponiamo i passaggi più interessanti: "Verigini per come sta andando la mia carriera? E' merito della mia famiglia, l'ho sempre ascoltata e mi hanno sempre detto le cose giuste. Anche i buoni amici di danno la forza per non entrare nei guai tenendoti con i piedi per terra. In Germania la mia famiglia era più presente. Ero più giovane di ora e sinceramente se non ci fosse stata mia sarei sparato o mi sarebbe successo qualcosa. Averli era vitale. La cultura, il freddo, la lingua... a Stoccarda non sorgeva il sole, in Germania era dura. L'Italia è più bella, gestisco la lingua".

Nico Gonzalez, poi, parla largamente della nazionale argentina per affrontare temi più vicini ai colori viola: "A Firenze tra gli argentini c'è solo Batistuta, non nominano nessun'altro. E' incredibile il ricordo che ha lasciato e come lo amano. Burdisso? A Firenze mi ha aperto una grande porta. Un giorno mi disse che voleva portarmi al Boca quando era il manager del club. Gli risposti 'sei pazzo, vuoi che la mia famiglia mi uccida?'. In famiglia sono molto tifosi del River, ma molto molto... Forse vivo il River in maniera diversa perché gioco a calcio, ma lo seguo sempre e cerco di non perdermi le partite".