Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato così a Lady Radio del tema stadio Artemio Franchi:
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Nardella: “Problema di agibilità al Franchi. Nervi? Gli fu chiesto uno stadio, non un museo”
Dario Nardella torna a parlare dello stadio Franchi e lo fa con toni decisi
"La nuova norma approvata dal Parlamento prevede 90 giorni di tempo per la risposta da quando è arrivata la lettera al Ministero, non mi stupirei se ci rispondesse in meno di 90 giorni. I pareri contrari? Movimenti come Italia Nostra hanno bloccato per tempo il piano urbanistico della nostra città, con una serie di interventi nel centro. Il nostro Paese ha una parte di opinione pubblica che pensa che le città debbano restare in naftalina, senza toccare nulla. Ma questo ‘blocco’ quando c’è stata Italia ’90 non ha avuto grande veemenza, alla fine c’è stato uno scempio al Franchi. La domanda che pongo è la seguente: vogliamo che il Franchi venga abbandonato, o che viva come stadio di calcio molto più moderno? Il Franchi vive per le migliaia di tifosi che vanno alla partita. A Nervi non è stato chiesto di progettare un palazzo o un museo, ma uno stadio di calcio dove si gioca a pallone. Se non si fa in modo che si possa giocare, si uccide l’opera. Chiedo un confronto per mettere in tavola i pro e i contro. Stiamo parlando di come potrà vivere nei prossimi 50-100 anni lo stadio Franchi, realizzato peraltro in cemento armato. Ci si dia mano per trovare soluzioni. Sono arrabbiato che ci sia sempre il partito del no. Io sono per il sì. Sennò rimaniamo indietro. Stabilità? Ogni volta che si sono giocate le partite c’è sempre stata una procedura ad hoc per consentire l’agibilità. Io ho sempre detto fin dall’inizio che c’è un problema serio di agibilità. Quest’anno abbiamo investito più di 500 mila euro come Comune di Firenze, l’anno prossimo serviranno 700 mila euro. Sono soldi dei fiorentini, delle tasse che pagano i cittadini. Spendiamo questi soldi per dare l’agibilità al Franchi. Serve un intervento anche per evitare ciò".
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