"Pina, ma tu mi... ami?" chiedeva bofonchiando lo sciagurato ragionier Fantozzi. "Ugo, io ti stimo tantissimo", replicava la signora Pina. Volendo un po' forzare - permettetecelo -, col tempo che è passato e le frecciate che sono state scagliate (Clicca qui), oggi è possibile provare a ricostruire come è stato, al di là dei risultati, il rapporto tra Montella e la Fiorentina. Con la proprietà ad oggi è praticamente nullo: una stretta di mano in occasione di Italia-Malta al Franchi e telefonate Genova-Firenze andate a vuoto. Con la tifoseria il discorso è diverso. Di amore non si è mai trattato, giusto ammetterlo. Certo, il gioco messo in atto dalla squadra dell'aeroplanino ha entusiasmato e dato nuova linfa ad una città che veniva da due anni di Purgatorio sportivo. Ma il legame indissolubile è ben altra cosa e una totale empatia non si è praticamente mai vista.
gazzanet
Montella, c’eravamo tanto… stimati
Firenze e Montella, un rapporto che ha generato mille emozioni e qualche delusione. Ma non è mai stato amore fino in fondo...
Vincenzino, scaltro e sempre attento anche all'aspetto comunicativo, non si è mai arruffianato la città. Nessuna parola oltre il dovuto, nessuna promessa iperbolica e nemmeno un pugno battuto sul petto. E quel razionale distacco che, ad oggi, assume i connotati di un'arma di difesa. Esempio: quando la sua squadra si spostava dal centro sportivo al Franchi per allenarsi, Montella non attraversava il viale a piedi ma sempre a bordo di un'auto aziendale. Con buona pace dei tifosi che volevano un selfie e un autografo del mister che preferiva così, rispettando i ruoli. Anche le presenze ad eventi cittadini o l'apertura dei cancelli al pubblico sono sempre state centellinate.
La brusca interruzione fra le parti si consumò la notte della disfatta europea contro il Siviglia a Firenze. L'accusa di aver perso la propria dimensione ha incrinato, irrimediabilmente, il rapporto. Nel frattempo c'ha pensato il gruppo, guidato da Sousa, a sanare in fretta le ferite. Ma domenica sarà inevitabile ripensare alle tante vittorie, alle sconfitte e alle lezioni di calcio date qua e là. Ma d'amore no, forse non sarebbe giusto parlarne...
© RIPRODUZIONE RISERVATA