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La situazione

Mendes e il (doppio) chiodo fisso sul mercato: la Fiorentina sceglie la sua via

Alessio Crociani

Il super procuratore sarà solo uno degli interlocutori sul mercato. Guedes e Oliveira le priorità, ma no alle follie

Appaltare il mercato ad un procuratore. Alzi la mano chi abbia pensato seriamente anche solo per un secondo che fosse una buona idea per il rilancio della Fiorentina. Parliamoci chiaro: sarebbe stato da ingenui immaginare Jorge Mendes, uno degli agenti più ricchi e potenti del mondo, al servizio totale di un club che da tre anni naviga pericolosamente nei bassifondi del 3°/4° campionato europeo, la Serie A. Così come era prevedibile che i piani della società viola fossero altri, gli stessi di qualunque altro club voglioso di crescere senza farsi prendere per la giacca. La situazione è la stessa di ieri: Mendes sarà un interlocutore della Fiorentina sul mercato, ma non l'unico.

Il che non significa venir meno alle garanzie offerte a Gattuso in fase di trattativa, come è da escludersi - almeno per ora - che eventuali tira e molla con il suo procuratore possano avere ripercussioni irreversibili. Siamo al 16 di giugno e anche se il tecnico spinge per avere l'ossatura della squadra pronta per inizio ritiro (17/07) c'è ancora tempo per lavorare, chiarire e all'occorrenza, casomai ce ne fosse bisogno, ricucire. Le priorità fissate da Gattuso sono chiare e rispondono ai nomi di Sergio Oliveira e Gonçalo Guedes, ma da questo a fare follie per portarli a Firenze ci corre un mare che al momento la Fiorentina non è disposta ad attraversare. Gli obiettivi principali restano loro due. Si tratta, ma parallelamente vengono tenute calde le alternative. Con buona pace di Mendes.