Sulla sua curiosa evoluzione da attaccante a portiere, ha detto:
—Sono arrivato alla Sales a 4 anni, facevo l’attaccante. Poi un giorno abbiamo deciso i ruoli insieme, io ero il più piccolo e finii in porta, ruolo che nessuno voleva. Lì ho iniziato con Ennio Quintavalle, un maestro che porterò sempre con me. Quando la Fiorentina mi ha chiamato a 8 anni non volevo andare via, ma la società mi permise di allenarmi ancora una volta a settimana con lui. (VIDEO) Vado ancora a trovare la moglie, voglio arrivare lontano anche per lui.
Infine, sull’emozione di essere scelto dalla Fiorentina e sulla gestione della pressione:
—Sono fiorentino dalla nascita, anche se i miei genitori non tifano viola, mio fratello sì. Essere chiamato dalla Fiorentina è stato un sogno che si è avverato. Alla Sales stavo benissimo, ma quando mi hanno chiamato ho provato una gioia immensa. In campo non senti la pressione dello stadio perché sei concentrato sulla partita. Paradossalmente la sento di più in panchina, perché lì vivi tutto in modo più emotivo.
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