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BURNLEY, ENGLAND - SEPTEMBER 23: Sofyan Amrabat of Manchester United inspects the pitch prior to the Premier League match between Burnley FC and Manchester United at Turf Moor on September 23, 2023 in Burnley, England. (Photo by Matt McNulty/Getty Images)
Alberto Malusci, ospite nel programma A Pranzo con il Pentasport di Radio Bruno, commenta così il mercato viola paragonandolo a quello da lui vissuto:
Io personalmente in questa fase della stagione non vedevo l'ora di iniziare. I carichi di lavoro erano tantissimi e non vedevamo l'ora di "alleggerire" la pressione e il lavoro col campionato. Ora, però la Fiorentina deve pensare a fare sul serio, dal 17 contano solo i 3 punti. Gli aggiornamenti di mercato degli altri club? Anche senza social, avevamo ogni mattina i giornali e leggevamo di ogni trattativa delle squadre avversarie. Era un modo per parlare e trascorrere le ore di inattività. Ecco, prima quando andavi in ritiro avevi già il 90% della rosa pronta. Al massimo ti potevi attendere massimo 2/3 innesti. Io i giorni di mercato li ho vissuti con particolare sensibilità. La testa, quando sei in trattativa, non è sempre al 100% sulla squadra. Il mercato non può essere ancora aperto a campionato iniziato. Un professionista, anche inconsciamente può avere la testa da qualche altra parte. Dal mio punto di vista, è un campionato falsato, non la vedo come una cosa normale. Amrabat? Se vuole rimanere deve avere la testa giusta. Facciamo fatica a prendere dei centrocampisti; dunque direi che si potrebbe scambiare più di qualche parola con lui. Quando è stato preso da Verona, giocava proprio in un centrocampo a 2 in un modulo con una difesa a 3. De Gea? Potrebbe essere lui il vero leader carismatico che alla Fiorentina è sempre mancato.
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