Torno a quella sera, proprio a quella della conquista della Coppa Italia da parte della squadra viola.
Lavoravo nell'ufficio stampa della Fiorentina, dove avevo iniziato con una collaborazione nel 1999 con Trapattoni in panchina, gestendo i rapporti con gli uffici stampa dei club avversari dei viola in Champions League. Memorabile lo scambio di cassette vhs di una partita dei viola allo Stadio Mestalla quando era abitudine passarsele per studiare gli avversari.
La sede era quella di piazza Savonarola, in un'elegante palazzina ed il mio ufficio era al mezzanino.
Il capo dell'ufficio stampa era Vincenzo Macilletti con cui avevo iniziato a lavorare anni prima nella trasmissione " Centrocampo".
Mi disse:" Vieni al campo a vedere le interviste per imparare". Poi arrivò " l'assist" inatteso:" Tocca a te con le interviste". Le prime interviste furono a Toldo e Baiano.
Dopo il 1999, arrivò per me una nuova chiamata alla Fiorentina nel 2001 con Raffaele Righetti, Massimo Sandrelli e Mario Sconcerti.
Mi piace ricordare quella sera, la gioia incontenibile di Firenze e dei tifosi, in un anno complicato e troppo in salita.
Mi piace ricordare gli occhi di Mario Sconcerti che raccontavano la felicità al triplice fischio.
"Sarebbe bello fare una piccola riproduzione della Coppa Italia per tutti coloro che lavorano per la Fiorentina perché è la vittoria di tutti. È senso di appartenenza."
Ci diceva a tavola mentre disegnava la squadra del futuro sulla tovaglietta di carta.
Poi il futuro venne cancellato.
Sono passati tanti anni. Il tempo sbiadisce i contorni dei ricordi ma non li cancella perché fanno parte della vita e forse sono loro stessi vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA