"I fuochi d’artificio sparati da dietro la Fiesole sono piaciuti molto a Rocco Commisso che dagli Usa ha ringraziato con una lettera gli ultras. D’altronde per il patron i giochi di luce, lo show, sono elementi imprescindibili della sua idea di spettacolo. Come non ricordare quelli per Franck Ribéry il giorno della presentazione, quando però si festeggiava l’arrivo di un campione che portava con sé sogni di gloria e di divertimento. Nel frattempo la Fiorentina ha perso parte di quell’entusiasmo che l’arrivo di Commisso aveva generato. Colpa sopratutto delle difficoltà che hanno portato i viola per il secondo anno consecutivo a lottare per la salvezza. Per questo abbiamo salutato il pareggio con il Sassuolo quasi come fosse una vittoria nella speranza che possa rappresentare una svolta. Insomma, la strada è ancora lunga. E nonostante i fuochi d’artificio (che erano più un monito ai giocatori che un’allegra comparsata) anche il rapporto con parte della tifoseria deve essere riconquistato. Perché la «negatività», evocata ancora una volta da Commisso come madre di tutti i mali viola, finora si è vista soprattutto in campo. E se gli stadi fossero stati aperti sarebbe stata sottolineata dal suono di sonanti fischi. Altro che fuochi d’artificio".
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
news viola
L’opinione: “Altro che fuochi d’artificio: con gli stadi aperti ci sarebbero stati i fischi per la Fiorentina”
L'opinione sulle parole di Commisso e il clima negativo
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
© RIPRODUZIONE RISERVATA