Van den Brom: “Abbiamo studiato bene la Fiorentina. Qualificazione al 50%”

Vigilia di Lech Poznan-Fiorentina, gara di andata dei Quarti di Finale di Conference League. Grazie al nostro inviato in Polonia, ecco le parole del tecnico di casa, l'olandese John van den Brom: "Non possiamo essere felici se ci sarà una sconfitta, non siamo appagati per essere arrivati fino a qui. E' una sfida importante per noi e vogliamo vincere. La Fiorentina è una squadra forte e questo ci motiva per provare a vincere. Credo nella mia squadra e sono sicuro che ci aiuteranno i nostri tifosi, in casa vinciamo molte partite. Non cambieremo il nostro modo di giocare. Sappiamo bene cosa dobbiamo fare. Possiamo vincere e possiamo perdere, ma l'umore è alto.

Su chance di qualificazione

"Abbiamo studiato bene la Fiorentina e la loro striscia di vittorie, fa un calcio offensivo, con molto pressing. Hanno giocatori forti in ogni ruolo, la Serie A è un campionato top e lo dimostra il fatto che 6 squadre italiane siano arrivate in fondo alle coppe europee. Ammiro il calcio italiano. Favorita? Prima della partita è sempre 50 e 50, le due squadre hanno le stesse possibilità".

Sul gioco delle due squadre

"Vincenzo Italiano mi piace molto il suo calcio e alcuni principi sono simili ai miei. Praticano un calcio moderno e hanno interpreti buoni. Anche io chiedo sempre un atteggiamento offensivo ai miei giocatori. Non si tratta solo di vincere domani ma anche di mostrare un buon calcio. Credo che la Fiorentina abbia una buona organizzazione difensiva, anche se ha una mentalità offensiva".

Sull'effetto stadio

"Un pareggio domani? Sarebbe un risultato che lascerebbe aperta la qualificazione al ritorno. Ma giocheremo per vincere. Credo che con l'appoggio dei nostri tifosi possiamo giocare bene. Lo stadio sarà pieno e si respira grande attesa in città, questo è piacevole e ci dà una spinta in più. Se ruberei un giocatore alla Fiorentina? Ce ne sono molti, ma ho sempre detto da quando sono arrivato che sono contento della mia squadra. Partita più importante della mia carriera? No. Lo potrei dire se raggiungiamo la finale".