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Cutrone: “Ieri emozione bellissima. Cercherò di farmi chiamare bomber. Non vedo l’ora di giocare con Ribery”

Prime parole a tinte viola per Patrick Cutrone, ieri in gol contro l'Atalanta

Stefano Niccoli

E uno. Contro l'Atalanta prima partita da titolare per Patrick Cutrone e primo gol. Niente male. Il giorno dopo la vittoria in Coppa Italia, l'ex attaccante del Milan si è presentato in conferenza stampa:

"L'impatto con Firenze? Nulla è facile, nel calcio e nella vita. Ho sempre pensato ad allenarmi al cento per cento. Ieri è stata un'emozione bellissima. Spero di continuare così.

Le migliori risposte si danno sul campo. Ringrazio il Milan e il Wolverhampton perché mi hanno dato fiducia. Ogni mese è buono crescere a livello umano e di gioco.

Cosa mi aspetto? Penso partita dopo partita. Ho i miei obiettivi, ma penso una partita alla volta.

In cosa devo migliorare? Voglio migliorarmi in tutto, so che posso migliorare in tante cose. Darò il massimo.

Io un bomber? E' un onore ricevere queste parole dai compagni e dal signor Pradè, cercherò di farmi chiamare così spesso.

Vlahovic? E' giovane, so cosa si prova quando si sbaglia un gol, l'ho rincuorato. Poi ha giocato una bella partita, dobbiamo essere un gruppo unito.

Quando ho sentito parlare di Fiorentina, ho detto subito di sì. E' una grande squadra, voglio fare bene qui.

Il Napoli? Dovremo fare il massimo, sarà una gara difficile, ma siamo una bella squadra. Lavorando di squadra possiamo farcela. Gattuso? Lo ringrazio per la fiducia che ha avuto in me al Milan, ma poi sono state fatte delle scelte.

Se sono dispiaciuto per non aver incontrato Montella? Queste decisioni le prende la società. Lo ringrazio perché mi ha fatto esordire. Sono contento di essere con Iachini perché tiene ai giovani, è un bravo allenatore.

Chiesa? Conosciamo le sue doti, farà bene. Abbiamo giocato insieme in Under 21, lo conosco bene, ma ci sono altri bravi giocatori.

L'esperienza in Inghilterra mi ha formato su tutti i livelli, ho imparato tante cose, anche in allenamento.  E' stata una bella esperienza.

Il gol di ieri? L'ho dedicato a mio padre, che mi sta vicino e mi sopporta.

Mi arrabbio quando non segno, devo migliorare su questo aspetto. Quando non segno, ma la squadra vince, sono felice perché prima penso al gruppo. Mi arrabbio anche quando non segno in allenamento.

Commisso? E' una bellissima persona, genuina. Sono felice che la Fiorentina abbia creduto in me, spero di ripagarla. C'è un bel progetto di squadra e sui singoli.

Perché il numero 63? Perché è l'anno in cui è nato mio padre.

Bisogna inserirsi bene nella squadra, è importante capire subito i meccanismi del gruppo. Sto molto attento a questo aspetto.

Il mio obiettivo è segnare più gol possibile. Spero di fare tanti gol con questa maglia, ci spero tanto.

Modulo? A queste cose ci pensa il mister, io mi metto a sua disposizione, mi possono mettere anche in porta. Mi farò trovare pronto.

Se ho studiato qualche vecchio attaccante della Fiorentina? Ho visto qualche gol di Batistuta, ha fatto la storia della Fiorentina, ho visto anche qualche gol di Gilardino. Sono felice di essere qui.

Io un piccolo Filippo Inzaghi? Qualche golletto l'ha fatto, ma resto coi piedi per terra. Non penso ai paragoni. Ripeto: voglio restare coi piedi per terra.

Aver giocato con Kalinic, André Silva e Higuain?In ogni squadra c'è la concorrenza che ti stimola a dare il massimo. Ho imparato tanto da loro, ma non penso mai di essere titolare o no. Mi devo giocare il posto ogni settimana e migliorarmi.

Ribery? Campione straordinario, l'ho conosciuto ieri, non vedo l'ora che rientri e di giocare con lui.

Non mi piace stare lassù in area, voglio aiutare la squadra. Quando andiamo in area, attacchiamo lo spazio. Il mister chiede sacrifici da parte di tutti".

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