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Italiano: “Odriozola un altro giocatore. Nico ok. Piatek davanti a Cabral”

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Il tecnico gigliato prende la parola in conferenza stampa, Italiano ha risposto alle domande dei giornalisti in vista di Spezia-Fiorentina

Paolo Poggianti

Vincenzo Italiano prende la parola in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti in vista di Spezia-Fiorentina. Non una partita qualsiasi per il tecnico di Ribera, grande ex della sfida del "Picco".

Spezia una partita come le altre? Non esiste, non potrei mai dire così. Sono stati due anni indimenticabili, fantastici. Ho conosciuto persone eccezionali, dentro e fuori dal campo. Ne approfitto per dire che sono dispiaciuto per quello che sta circolando, per l'accoglienza che si dice avrò. L'errore che ho commesso è quello di non aver comunicato alle persone intorno a me quello che stava accadendo. Mi assumo la responsabilità di quello che non ho fatto, chiedo scusa alle persone che si aspettavamo questo da me.

Ripartire in campionato? La nostra concentrazione adesso è solo sul fare punti in campionato. Lo dicevo alla vigilia di Coppa Italia che l'avevamo preparata bene. L'Atalanta degli ultimi anni in casa è una squadra davvero temibile. Adesso pensiamo a ripartire in campionato, una partita difficile per come sta lo Spezia e per come il Picco spinge la squadra spezzina.

Maggiore, Gyasi e gli altri? Lo Spezia sta diventando una squadra forte, proprio per l'esperienza in più che hanno questi giocatori. Sono cresciuti tantissimo, sono dei potenziali leader. Avranno un futuro importante, con la loro crescita sapranno ritagliarsi uno spazio importante nella massima categoria.

Il centrocampo? A Bergamo ho preferito dare spazio chi giocherà anche a Spezia. Ho grande fiducia in quello che potranno fare, tutti e quattro i giocatori che sono a disposizione.

Difficoltà domani? L'aspetto psicologico dello Spezia non li frenerà nel venirci ad aggredire. Ci saranno momenti di difficoltà, potrebbe somigliare ad una partita come Venezia. Dovremo controbattere colpo su colpo, sarà una partita di grande intensità. Approcciarla bene e non fallire a livello qualitativo, questo fa vincere o perdere una partita. Con la Lazio abbiamo peccato in qualità.

I singoli

Piatek? Ha una voglia matta di essere decisivo, importante. Di ritagliarsi un grande spazio nella Fiorentina. Non lo conoscevo: è un professionista esemplare. Se mette dentro anche il sapere giocare lontano dall'area, può allargare le sue vedute calcistiche. Fuori dai 16 metri può migliorare, deve mettersi a disposizione. La doppietta e la prestazione ottima mi fanno molto felice.

Odriozola? Ad Alvaro è accaduto quello che dico per i nuovi adesso. All'inizio non era il giocatore che stiamo ammirando. Ha messo dentro grandissima personalità, ha alle spalle partite con Bayern Monaco e Real Madrid. Si sta innamorando di tutto quello che lo circonda: città, tifosi etc. Si sente uno che può trascinare lo spogliatoio, è bello vederlo così partecipe.

Amrabat? Domani dovrà guidare il nostro centrocampo. È il suo pane andare a prendere la palla, ci può andare a nozze nel nostro gioco. Nel nostro modo di riconquistare il possesso. L'ho già detto altre volte: se inizia a verticalizzare più rapidamente può fare quel ruolo. Sa trasmettere il pallone. È un giocatore forte, un nazionale. È arrivato a Firenze per dimostrare il suo valore e son sicuro che domani farà bene.

Nico Gonzalez? Aveva preso due botte alla caviglia dolorante, ho preferito tutelarlo in vista dei prossimi impegni. Si è sfogato, ma è tutto a posto. Ha questo carattere, ma poi passa tutto. Deve capire che siamo una squadra e voglio tutelare tutti, renderli partecipi. Ha la stima mia, della società e del pubblico fiorentino.

Cabral? Come ho detto Piatek è in grande crescita. In questo momento è più avanti perché gli allenamenti contano, servono per entrare in sintonia coi compagni. Arthur è brasiliano, gli piace lavorare lontano dalla porta, come nell'area di rigore. Abbiamo due attaccanti che si giocano il posto da titolare, devono cercare di avere questo dualismo fino alla fine. Chiaro che chi fa doppietta in questo momento è avvantaggiato. MA I NOSTRI LETTORI NON LA PENSANO COSI'

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