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Pradè: “Chiesa non ha chiesto la cessione. Enrico ha aperto al rinnovo”. Su Pedro e Montella…

Pradè si sofferma sul difficile momento viola, con la Fiorentina reduce dalle sconfitte contro Cagliari e Verona

Stefano Niccoli

Intervenuto in conferenza stampa in occasione del rinnovo di contratto di Luca Ranieri fino al 2024, il direttore sportivo viola, Daniele Pradè, ha parlato anche della crisi della Fiorentina, a partire dal nodoFederico Chiesa:

"L'incontro con Enrico Chiesa era programmato, pensavamo di farlo un po' più riservato. Ci eravamo già sentiti con Enrico. L'incontro è stato bello e positivo. Ci siamo detti tante cose, alcune restano tra noi. C'è voglia di dialogare, il contratto scadrà tra due anni e mezzo, non c'è voglia di parlare di cessione. L'importante è che Federico stia bene, stiamo monitorando il suo infortunio, Federico deve farci tornare a vincere.

Adesso conta il campo, non serve che Federico parli, il momento delle parole arriverà. Federico non ci ha chiesto di essere ceduto, non abbiamo parlato di questo.

Pedro? E' arrivato con il 45-50% in meno della forza rispetto agli altri, la scelta di Pedro è ponderata, soprattutto da me. Pedro è un percorso di crescita, è a disposizione. Non bisogna nascondere niente. Non c'è nulla di strano, non c'è nessun segreto dietro, ora è a disposizione. La verità su Pedro è questa, non ci sono dietrologie, spero che presto faccia vedere le sue qualità. Ha un sacco di richieste, a partire dai top club brasiliani. E' meglio tenerlo, abbiamo la giusta valutazione di un anno di lavoro e di ambientamento. Lo vogliamo vedere qua.

Chiesa mai alla Juve? A me questo input non è stato detto. Quello di oggi è stato un discorso costruttivo, mi interessa che ci faccia vincere le partite, mi interessa il campo. Non si è mai parlato di gennaio e non ho mai visto un trasferimento così grande a gennaio. L'incontro con Enrico Chiesa era programmato, lo ripeto. Incontro costruttivo vuol dire che abbiamo parlato anche di futuro, abbiamo gettato delle basi, è una cosa normale. Federico ha ancora due anni e mezzo di contratto che sono tanti e la Fiorentina ha una proprietà fortissima.

Chiesa non entrato domenica? Abbiamo cercato di recuperarlo fino a pochi minuti prima l'inizio della gara. Per me Federico ha un risentimento all'adduttore. Stiamo costruendo un caso troppo grande, dobbiamo vincere le partite. Mugugni? Quando perdi, è normale che ci siano. Io non ho creato nessun caso, ho detto alle tv che Federico aveva un risentimento all'adduttore, non pubalgia, non l'ho mai nominata.

Tutti siamo sotto esame perché abbiamo grandi responsabilità. Montella non è stato messo nelle condizioni di lavorare al meglio perché gli ho dato la squadra completa solo il 10 settembre. Ho chiesto ai tifosi di fidarsi. La proprietà è arrivata il 6 giugno, il puzzle va costruito piano piano. Chi è che non sbaglia? Cercheremo di migliorarci.

Problema mentale per Chiesa? Vuol dire che mentalmente non se la sentiva per via del problema fisico. Chiesa non ride? Stiamo cadendo nel ridicolo, parliamo dei dettagli, ma veniamo da due sconfitte, resto perplesso.

Rinnovo di Chiesa? Oggi c'è stata un'apertura per il rinnovo.

Duncan? Si allena sempre in prima squadra, adesso ci sono calciatori più pronti di lui, il suo momento arriverà.

Le ultime due sconfitte hanno cancellato il bel lavoro precedente, sabato ci aspetta una partita importante.

La Fiorentina crescerà sul mercato? Mi piacciono giocatori adatti per questa piazza difficile. Sono convinto che prenderemo giocatori forti. Già da gennaio? Perché le altre squadre dovrebbero privarsi dei loro giocatori migliori a metà stagione? Quello di gennaio non è il mercato migliore.

Cosa ha detto il presidente? Non ho visto Commisso all'incontro, ha detto che parlerà con Enrico, cosa c'è altro da dire? Ripeto: prima o poi Federico parlerà, ma adesso conta vincere le partite.

Pressing delle big su Chiesa? Nessuna, zero. Chance di vederlo in campo contro il Lecce? Posso dirlo domani, oggi ha lavorato a parte.

Commisso ha detto che Federico deve giocare per la squadra? Per chi deve giocare? Penso di essere stato chiaro, dobbiamo esser bravi a far sì che la Fiorentina faccia le cose nel migliore dei modi. L'incontro è stato positivo, non mi aspettavo l'apertura, non c'è frenesia di fare le cose perché il contratto di Federico scadrà tra due anni e mezzo. Sono d'accordo sul fatto che Federico deve parlare, ma ora deve farci vincere le partite.

Abbiamo parlato anche del rinnovo di contratto, c'è stata apertura da parte di Enrico.

Blitz a Londra? Abbiamo avuto incontri relazionali con grandi club.

Siamo sempre stati chiari fin dall'inizio, chiediamo fiducia, vogliamo fare le cose nel modo giusto. Sarò il primo ad ammettere i miei errori".

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