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Prandelli: “Ci vuole un po’ di sana paura, ma possiamo far male. Castrovilli è disponibile”

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Federico Targetti

Cesare Prandelli prende la parola in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. La partita con l'Atalanta si gioca domani alle ore 15 (diretta su DAZN).

"Rossi? Il calcio a volte passa in ultima posizione. In questo momento abbiamo la fortuna di andare in campo e per poche ore pensare al nostro lavoro. Paolo è stato un amico sincero e leale, riusciva ad ironizzare come pochi ed era molto sensibile. Di lui ricordo la felicità nei suoi occhi quando è diventato papà. Il mio pensiero va alla famiglia.

L'Atalanta è una delle squadre più forti d'Italia, all'avanguardia, ma non dobbiamo partire come vittima sacrificale, anche le grandi squadre non possono essere perfette, hanno un momento in cui sono vulnerabili.

Il gol di Milenkovic dimostra che vogliamo cambiare, riscattarci. Se avessimo perso sarebbe stato ingiusto, avremmo avuto molto da recriminare. C'è un'immagine che raffigura l'esultanza di tutto il gruppo; siamo consapevoli delle difficoltà, ma anche del fatto che non siamo soli.

Ribery, ma anche tutta la squadra, avrebbe bisogno di sentire il calore del proprio pubblico. E' stimolato a dare sempre qualcosa in più, siamo tutti con lui e mi fa piacere questa sua responsabilizzazione.

Atalanta come la mia Fiorentina? Ci sono un po' di similitudini, hanno avviato un progetto concreto e lungo anni, quando c'è continuità di pensiero diventa più facile. Bonaventura sarebbe stato in campo già con il Benevento, poi ha avuto un problema. Per me è un titolare, anche quando parte dalla panchina, una risorsa.

Infrastrutture? Quello che avevamo proposto ce lo ricordiamo tutti. L'Atalanta ha un centro sportivo all'avanguardia, il nostro probabilmente sarà anche meglio. Sono fattori importanti nel calcio, i giocatori entrano in un bel centro sportivo e si sentono parte di un progetto solido da tutti i punti di vista. 15 anni fa i calciatori sceglievano la Fiorentina per questo, adesso ci perdiamo in polemiche inutili anche su banalità.

Domani dovremo avere una sana paura, ma anche la consapevolezza di poter far male con una nuova mentalità. L'allenatore è il responsabile di un'idea di gioco, di un progetto tecnico. Ci sono momenti di tensione, io non posso entrare nel merito di quelle dell'Atalanta, ma non penso che una frizione possa cancellare quello che di bello hanno costruito. Noi siamo sotto attacco, per così dire, ma fa parte del nostro lavoro, così come capire come uscirne. Dobbiamo essere uniti. Vorrei sottolineare che se si scende di categoria lo si fa tutti. La fortuna del giocatore è che quando scende in campo non deve pensare a nulla.

Ribery ha dato la sua disponibilità massimale. Chi va in campo deve dare il 110%. Callejon? Non ho dubbi su giocatori del genere. Con i 5 cambi possiamo gestire anche le autonomie limitate, poi le critiche per le sostituzioni le me le prendo io. Josè può essere criticato, ma col Genoa ha creato due palle-gol.

Penso che Barone abbia capito molte dinamiche, in poco tempo sta diventando un grande dirigente, capace e pronto per essere un riferimento per noi. Commisso lo sento spesso, accetta la critica costruttiva ma non le falsità.

Castrovilli? Fino a ieri ha fatto un lavoro di recupero molto interessante. Ieri è sceso in campo con noi, ha recuperato ed è disponibile. Poi deciderò io se schierarlo o meno".

 FLORENCE, ITALY - DECEMBER 07: Cesare Prandelli manager of AFC Fiorentina gestures during the Serie A match between ACF Fiorentina and Genoa CFC at Stadio Artemio Franchi on December 7, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
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