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Sportiello: “Tata sottovalutato, aspetterò la mia chance. Siamo una grande squadra”

Segui con noi le prime dichiarazioni ufficiali del nuovo portiere viola Sportiello

Simone Bargellini

In panchina già domenica sera contro la Juve, il nuovo acquisto della Fiorentina Marco Sportiello si presenta oggi in conferenza stampa. Ad introdurlo, si è presentato il dt Carlos Freitas: "Marco è un giocatore conosciuto, che ha già dimostrato le sue potenzialità in Serie A e che è nel giro della Nazionale italiana. Siamo convinti al 100% che Sportiello faccia un lungo percorso a Firenze e che duri più di un anno e mezzo".

Così l'ex portiere dell'Atalanta: "In primis voglio ringraziare la Fiorentina per la fiducia. La trattativa di questa estate? Non so se ci sono stati contatti. Il mio primo obiettivo è integrarmi e capire cosa vuole il mister da me e metterlo in pratica. Poi con il lavoro e la pazienza vedremo cosa succederà, cerco di farmi trovare pronto quando ci sarà una chance. Nel calcio le garanzie non esistono, qui c'è Tatarusanu che stimo molto, è un ottimo portiere, io lavorerò con serenità aspettando il mio momento.

Il gruppo mi ha accolto alla grande, mi hanno fatto sentire uno di loro fin da subito, qui è come una famiglia.

La Nazionale? E' un sogno per tutti e vorrei far parte dei prossimi mondiali. Cosa non ha funzionato nell'Atalanta? Sono cresciuto nel club e mi hanno dato la possibilità di crescere, posso solo ringraziarli, non è successo niente. Hanno fatto scelte diverse e io le ho accettate da professionista. Quando si è presentata questa occasione l'ho colta subito al volo perchè la Fiorentina è un top club italiano. Gasperini? Non ho niente da dire, ho rispettato le sue scelte e non ho nulla contro di lui. Ogni allenatore ti dà qualcosa e lo ringrazio di questi mesi, dannosi da una parte ma che mi sono serviti come calciatore e come uomo.

La partita con la Juve? C'è stata una grande prestazione della squadra, non avevo dubbi che avremmo fatto una grande partita. Avendo giocato al Poggibonsi avevo tanti amici di Firenze e ho sempre sentito parlare della rivalità con la Juventus. Da avversario mi ha sempre affascinato lo stadio e la tifoseria, so che la gente di Firenze vive di Fiorentina.

Le parole di mister Fraschetti su di me (LEGGI)? L'ho letta e mi ha fatto sorridere, siamo ancora in contatto con lui. Quella è stata la mia prima stagione tra i professionisti e dovevo calarmi nella mentalità, quell'anno mi ha aiutato molto nel mio percorso di crescita.

Il mio modello? Il mio idolo da piccolo era Sebastiano Rossi, anche se ognuno ha le sue caratteristiche. Le mie qualità? Non spetta a me dirle, spero di farle notare in campo ma sicuramente ho ancora molto da migliorare. Il mio numero di maglia? 57 sta per 5 luglio che è la data di nascita sia di mia moglie che di mia figlia.

Italianizzazione della Fiorentina? Gli italiani possono dare qualcosa in più perchè conoscono meglio la realtà, anche se qui ci sono tanti stranieri che sono molto attaccati alla maglia. Bernardeschi e Chiesa? Non avevo dubbi sull'esplosione di Berna che ho conosciuto in Under 21, ha grandi qualità ed è un leader di questa squadra. Chiesa non lo conoscevo e mi ha colpito per la spensieratezza e la cattiveria agonistica.

Parare un rigore decisivo? Non ci penso, ora l'obiettivo è guadagnare spazio e farmi trovare pronto. Sono a disposizione per dare una mano, se ce n'è bisogno. Tatarusanu è sottovalutato, è un ottimo portiere e vederlo in allenamento mi ha confermato questa sensazione, in questi giorni mi ha colpito e mi ha anche aiutato ad integrarmi. La rincorsa all'Europa? La Fiorentina ha una grande squadra e un grande staff, il campionato è ancora lungo e c'è tempo per risalire in classifica. Pensiamo partita per partita e poi vedremo a fine campionato.

Kalinic? E' un grandissimo attaccante che mi ha anche segnato l'anno scorso... Lo conosco abbastanza bene come avversario e spero di continuare a conoscerlo da compagno, se poi rimarrà o meno compete alla società e a lui".