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la vigilia

Italiano: “Vlahovic? Non leggo i giornali, è in grande fiducia. Nico non c’è”

Italiano: “Vlahovic? Non leggo i giornali, è in grande fiducia. Nico non c’è”

Vincenzo Italiano in sala stampa, a poco più di 24 ore da Juventus-Fiorentina: così il tecnico viola presenta la sfida dell'Allianz Stadium

Paolo Poggianti

Vincenzo Italiano si presenta in sala stampa, a poco più di 24 ore dall'attesa sfida dell'Allianz Stadium contro la Juventus. Il tecnico della Fiorentina ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, queste le sue parole:

La vera Juventus? Nel bene o nel male è sempre una squadra che ha qualità, non muore mai. Lo abbiamo visto con la prestazione che ha fatto in Coppa. Arriva alla partita con una fiducia diversa. Ha qualità esagerata in avanti: ha giocatori veloci, rapidi e tecnici. Dobbiamo affrontarli approcciando bene la partita, come quasi sempre abbiamo fatto in queste 11 gare. In una partita così dobbiamo cercare di essere quasi perfetti. Ogni volta che si arriva alla vigilia di una sosta, chiedo ai ragazzi di dare quel qualcosa in più.

50 panchine in Serie A? È uno dei campionati più difficili. Sono convinto che la preparazione alle gare che c'è in Italia, non c'è altrove. Tutte le squadre si preparano bene. Sono felicissimo di quello che ho ottenuto nelle mie prime 50 partite (38 con lo Spezia ndr). Spero di togliermi ancora tante soddisfazioni, in questo ambiente, con questi ragazzi. Abbiamo le qualità per riuscirci. Per chi fa questo sport ottenere dei risultati non è facile, ma ti dà gioie indescrivibili.

Esame Juve? So quanto ci tengono la piazza e i tifosi, e lo percepisco anche dai ragazzi che sono qui da qualche anno. L'abbiamo preparata bene, poi sarà il campo ad emettere il verdetto. Con questo test vedremo a che punto siamo della nostra crescita. La gara è importante per la nostra classifica, cercheremo di arrivare pronti e di dare il massimo.

Allegri teme la Fiorentina? Non lo so, la squadra bianconera ha qualità, guizzo e inventiva. Vorranno indirizzare la partita, noi dovremmo cercare di essere gli stessi, con la solita mentalità. Poi ci sono gli avversari, ma l'obiettivo è quello di stare il meno possibile nella nostra metà campo. Vedrete ancora una volta la Fiorentina che ha approcciato alle ultime partite, speriamo di crescere ancora. Solo attraverso le prestazioni possono arrivare i risultati.

Nico Gonzalez? Non lo avremo con noi, è una certezza. Il recupero post-Covid? È da un bel po' che non si allena, credo sia molto difficile che possa rientrare subito. Dovremo rimetterlo in condizione, a livello degli altri . Quando sarà a disposizione, prepareremo una tabella che possa evitargli infortuni. L'eventualità che più di tutte vogliamo scongiurare con il mio staff. Già lo abbiamo perso per molte partite, sarebbe un suicidio forzare il rientro in campo.

Lo 0-3 dello scorso anno? Me la ricordo bene, fu una grande vittoria per la Fiorentina. La squadra  sfruttò nel migliore dei modi il grande vantaggio della superiorità numerica, So che la vittoria fu festeggiata molto, cercheremo di replicarla. Le partite son tutte diverse, la Juve rimane una squadra forte, va affrontata bene. Son curioso di vedere cosa ne verrà fuori.

Aspettative dei tifosi? Già al fischio finale con lo Spezia, i tifosi mi ricordavano la partita con la Juventus. Questo fa capire quanto ci tenga l'ambiente. Alla 12° è una partita importante, vale tre punti ed è un test probante sia per noi che per i nostri avversari. Un passaggio fondamentale nel nostro percorso di crescita e maturazione. Siamo ancora un cantiere aperto: questa gara è importante per questa ragione.

Vlahovic? Ha già fatto 8 goal in 11 partite. In certe gare non siamo riusciti a servirlo bene, non dipendeva da situazioni extra-campo. Ha sempre dato l'anima, con lo Spezia lo abbiamo messo nelle condizioni di lavorare bene all'interno dell'area di rigore. Un attaccante che arriva da una tripletta, è al massimo di fiducia e autostima. Inoltre la partita in sé richiede una dote supplementare di motivazione. Le poche volte che leggo i giornali, ho visto di tutto: Arsenal, Tottenham, Juve, City...Sono solamente voci. sono poco credibili, ma Dusan è concentrato sul campo.

Paragone con Conte? Mi fa piacere essere accostato ad un tecnico così. Ringrazio Cristiano (Biraghi ndr.) per il confronto. Perdere non piace a nessuno, uscire sconfitto è qualcosa che mi fa star male. A volte però le sconfitte ti fanno maturare, ti aiutano ad aggiustare dettagli e situazioni. Se i ragazzi hanno percepito questo, mi auguro che non mi facciano più stare male. Lavoriamo per evitare che si verifichino sconfitte come alcune che abbiamo subito.

Differenze tra allenamento e gara? Non è mai uguale alla partita, in allenamento simuliamo quello che succede in gara, poi in partita bisogna essere più concentrati, avvertire il pericolo. Cosa che puoi solo simulare al campo d'allenamento.

Sottil? Ha qualità fisiche importanti: cambio di passo, velocità e abilità nell'1 vs 1. Deve crescere in concretezza, essere più nel vivo dentro l'area di rigore. Spesso non riesce ad affiancare l'attaccante, ad essere ben presente. Ne ho visti tanti di ragazzi con grandi margini di miglioramento nella mia carriera. Sta a lui: poteva aver fatto più goal ed assist, deve essere più esigente con sé stesso e con quello che gli chiede l'allenatore. Ci arriverà, è intelligente anche se giovanissimo

Assetto difensivo? Il reparto, rispetto agli altri, è più delicato. I ragazzi si sono guadagnati la conferma, hanno lavorato bene e meritavano di essere riproposti. Tutta la squadra sta lavorando bene senza palla, i ragazzi hanno capito che il sacrificio deve essere alla base di tutto. Nelle ultime tre abbiamo subito un solo goal. Sono contento di questo e quando i subentrati sono decisivi, come Odriozola e Callejon. Vuol dire che si entra con la giusta motivazione, è un altro step per ottenere i risultati che vogliamo.

 Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images
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