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Commisso: “Parlate troppo e fate poco, ho speso $440 mln. Torreira non mi manca”

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Il patron avrà modo di spiegare tutte le decisioni prese negli ultimi mesi

Federico Targetti

Dopo tanti mesi Rocco Commisso torna a parlare, e questa volta senza collegamenti telefonici o domande e risposte in differita: dalla sala stampa dello stadio Franchi il numero uno della Fiorentina espone le sue ragioni e risponde alle questioni portate dai giornalisti. Violanews.com, come al solito, vi propone la diretta testuale dell'evento.

"Voglio cominciare ringraziando i tifosi che ci sono stati vicini in casa e in trasferta. La nostra forza è il gruppo. Capitolo salute: non auguro a nessuno di passare quello che ho passato io, ma oggi sono qua e ho rimandato la mia partenza per l'America, rimarrò per un altro mese".

Cosa rappresenta la Fiorentina oggi per Commisso - "387 milioni spesi fino ad oggi, inclusa la parte finale del Viola Park. Negli ultimi mesi l'euro è andato giù: io ho portato i miei soldi, dollari, dall'America, quando il valore era alto. Se io vendo, arrivano 54 milioni di meno in base al crollo. Questo vuol dire che ho portato qua oltre 440 milioni. Voi siete tutti scienziati del calcio e io non so nulla, ma ditemi se c'è qualcuno che in Italia ha messo così tanti soldi dalle sue tasche. Eppure mi devo sentir criticare. Questo sapete fare a Firenze: parlare troppo e fare poco. Questo fa male alla società. La squadra deve essere aiutata, non mi sono piaciute le critiche a Italiano".

Kouamé e il caso Torreira - "Ho mandato un messaggio, Kouamé non doveva andare via. Come per Amrabat che è stato salvato. Nemmeno un giorno dopo la qualificazione in Europa avete cominciato a fare casino con il procuratore di Torreira. Se l'uruguayano fosse rimasto, forse Amrabat non sarebbe diventato questo giocatore. Vi siete fidati del procuratore di Torreira, che decantava amore su amore. Torreira è andato al Galatasaray per 5 milioni, e secondo voi io dovevo spendere 15 milioni più le commissioni per Torreira. Lui non mi manca, ho Mandragora".

Conference League - "Sono molto contento del risultato ottenuto, cercheremo di andare avanti e fare meglio dell'anno scorso".

Infrastrutture - "Il progetto Viola Park non sta andando avanti come doveva. Ho messo soldi extra e salvato il progetto dell'architetto, poi c'è stata un'alluvione ed era tutto allagato. Il problema è che non sono pronti a darmi le infrastrutture come era stato concordato. Prima di marzo nulla sarà finito. Sposteremo tutte le squadre verso maggio, a fine campionato. Abbiamo avuto un incontro con il sindaco: la tramvia non ci sarà per altri due anni, per i parcheggi mi dicono maggio-giugno. Lo stadio? Tra una settimana e mezza vedrò lo studio Arup e ne capiremo di più, soprattutto su dove dovremo giocare. I tempi si devono rispettare, va finito entro il 2026. Vediamo se qualcosa cambia, se non mi danno pieno controllo si scordano i miei soldi. Io non ho niente contro la realizzazione da parte del Comune del restauro del Franchi, ma non sono un politico. Quello se lo vedono loro".

Obiettivi - "Non so cosa succederà, ma vediamo le statistiche: le donne hanno vinto la prima, la Primavera ha fatto 3 vittorie e un pareggio, la prima squadra ne ha vinte due, pareggiate tre e persa una: sono tanti punti, una bella media, ma non si possono accorpare. Negli ultimi tre anni la Primavera ha vinto tre Coppe Italia e una Supercoppa. L'obiettivo è sempre quello di fare meglio, non posso fare promesse su nulla. Una ne ho fatta: che non falliremo".

Cori e caso Spalletti - "Sul caso Spalletti ci sono stati articoli su articoli, sui cori antisemiti pure, ma quando mi hanno chiamato mafioso nessuno ha aperto bocca. Questo mi ha fatto male e me lo ricorderò per sempre. Se si può fare qualcosa? Serve leadership, quando sono arrivato e mi hanno offerto la sciarpa con scritto Juve merda a me non è piaciuta. Poi ci sono stati vari episodi che ho sempre condannato, razzismo ma anche razzismo di italiani verso altri italiani, come quelli del Sud. Quello che ha fatto Spalletti non è accettabile, lo schiaffo fantomatico io non l'ho visto e non mi è piaciuto. Io devo pagare 15mila euro per tutto questo, per i cori eccetera. Facciamo i bravi, io sto sempre zitto e durante le partite certe cose me le tengo dentro. Firenze e i tifosi non meritano questo".

Dieci proposte - "Conosco Infantino e ho buone relazioni, ma non posso registrare tutti i mali del calcio. La FIFA sta lavorando sul tema, che però è anche un tema legale, ogni paese ha le sue leggi. Speriamo di arrivare ad una regola uguale per tutti. Fuori da Firenze, Joe Barone ha lavorato in Lega e le relazioni sono buonissime: non c'è nessuno in Italia che negli ultimi tre anni ha fatto quello che ho fatto io per il calcio italiano".

Il sogno da realizzare e la questione Vlahovic - "Vincere ogni anno il campionato! Però qui non possiamo parlare di sogni, c'è la realtà e ci sono i ricavi che non salgono. Voglio parlare di Vlahovic, c'è chi ha detto che è stato un capolavoro: io la definisco un'operazione fenomenale. Ho visto tanti giocatori che si sono mossi a parametro zero, invece io ho venduto a 75 milioni di euro. La realtà è che se non lo avessimo venduto, ci saremmo rovinati. Oggi siamo in Europa e non abbiamo problemi finanziari, siamo ok per due anni. Il FFP sta cambiando, prima o poi si arriverà a un punto in cui non si potrà superare il 70% dei ricavi della squadra tra costi dei giocatori e ammortamenti. Adesso abbiamo messo a posto i conti, mentre Milan, Juve, Inter e Roma sono state sanzionate. I giocatori si comprano per poi venderli, il calcio è questo, il sistema è questo. E non si possono mettere soldi privati nel calciomercato, pur volendo".

Rimpianti - "Calcio & Finanza ha scritto che tutte le squadre hanno diminuito il monte ingaggi; poche, tra cui la Fiorentina, sono riuscite ad aumentare. Il nostro è passato dal 62 al 64%, questo anche dopo le cessioni di Nastasic a titolo definitivo e Kokorin in prestito".

Critiche - "Quando sono giuste le accetto: con l'Udinese è stata una partita disgraziata, i ragazzi erano stanchi morti, tutti passaggi indietro. Non era il calcio di Italiano, anche se loro sono forti e lo si è visto con la Roma. Ma quando si esagera si esagera, i giocatori ce l'hanno con voi e giocano per il loro orgoglio, non per quello che scrivete voi. Il povero Biraghi quanto è stato tartassato in questi anni? Ho parlato con lui e mi dice che non gliene importa nulla. Eppure leggo che è il recordman di passaggi chiave in Europa. E poi Venuti, Amrabat..."

VN - Platek, presidente dello Spezia, dice che investire nel calcio italiano non è per l'utile - "Non torno mai sui miei passi. I soldi sono stati spesi, non sono contento delle critiche. I soldi che sono messi qua sono tutti miei. Lo Spezia non è costato come la Fiorentina, le opinioni di Platek devono essere pesate. Lui può vendere lo Spezia a più di poco, perché gli è costata poco, mentre per me rivendere la Fiorentina a 400 milioni sarebbe molto difficile ora come ora. Ho sentito PIF, PIF, PIF, ma Rocco non sarà mai condizionato su come e quando vendere. Cosa è successo al Milan? E' stato comprato a 1,2 miliardi; io ho fatto business con Cardinale, lo conosco, ma 600 milioni gli vengono dallo stesso fondo Elliott: il seller's debt, lo chiamiamo in America. Qui i soldi sono tutti miei. Suning all'Inter ha 900 milioni, la Juve dopo Ronaldo ha messo 700 milioni su un valore di 850. La Roma ha i suoi debiti, gli unici che non ne hanno sono quelli che hanno comprato a zero, come Platek, Lotito e Della Valle prima di me".

Contro la Juve - "Ci mancano due punti, è vero, ma se lasciate lavorare Italiano vedrete che faremo bene. Italiano da me sarà sempre difeso, ognuno ha la sua responsabilità, mi aspetto risultati migliori perché i giocatori li paghiamo di più il 3%. Ho parlato con Sottil, avete visto che bel passaggio che ha fatto?".

La squadra - "Sì, mi piace. Le partite migliori le abbiamo fatte contro Napoli e Juventus, si potevano vincere entrambe. Sono molto fiducioso, posso sbagliarmi ma penso che le cose andranno molto meglio nei prossimi mesi. L'anno scorso abbiamo fatto 15 punti in 10 partite, dovremmo fare tre vittorie nelle prossime cinque. Io dico che ce la facciamo".

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