decimo giorno di ritiro in Val di Fassa per la Fiorentina. Al termine dell'allenamento mattutino, Lorenzo venuti prende la parola dalla sala stampa rispondendo alle domande dei giornalisti. Queste sono le sue parole:
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Venuti: “Mai pensato di andarmene. Torreira? La forza è il gruppo”
L'intervento del terzino gigliato
Sulle sensazioni
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Sto recuperando da una botta presa a Firenze, ma è solo precauzione. Si respira entusiasmo. La presenza dei tanti tifosi lo dimostra. Negli ultimi anni mai state così tante persone. Questo quindi lo respiriamo anche noi. Il merito è nostro. Ora serve continuità
Sulla Conference e Commisso
Giocarsi la qualificazione è una gioia immensa per un Fiorentino come me. Per tanti è la prima volta e questo è motivo di ulteriore vanto. Commisso ci segue e lo saluto, ci piacerebbe fosse qui ma lo sentiamo spesso e ci sprona sempre
Sulla scorsa stagione e le critiche
Ho vissuto quelle situazioni dando forse troppa importanza a certe persone, erano una minoranza irrilevante. Ma l'ho vissuta bene, per uno scemo ci sono tante persone che invece meritano attenzione. Quindi è stata solo una cosa passeggera. Mai pensato di andarmene. Per me Firenze è tutto, lo dirò sempre
Sullo scetticismo e Torreira
Le critiche per me sono stimoli, ci convivo giornalmente. Cerco di fare ciò che so fare meglio: far parlare il campo. Sento che la gente si sta ricredendo. Torreira? Quella che feci era una battuta ma era una verità. C'è stato tanto clamore. Lui è stato uno dei migliori ma non è stato l'unico. La Fiorentina ha raggiunto quegli obiettivi, non un singolo calciatore.
Sul gruppo
Il gruppo è il nostro top player. Sono banalità queste ma è la pura verità. Ci si allena in 25, la differenza non la fa mai il singolo. Abbiamo dimostrato di ambire a ben altro di una salvezza
Su Gollini
Fa piacere rivederlo. Lui è stato a Firenze poco però siamo sempre rimasti in contatto e ritrovarlo è bello. Quando vedi quelle foto ti fa capire la strada che abbiamo fatto.
Sulla Champions
Come spesso succede ci si riempie la bocca di grandi traguardi, come è giusto che sia. La nostra mentalità è quella di alzare l'asticella. Ma serve andare per step. E lo step è mantenere innanzitutto il lavoro fatto. La continuità è il primo obiettivo. Poi via via che ottieni risultati cerchi di puntare al massimo. E quest'anno sarà proprio così.
Se c'è un nuovo Venuti
Spero che ci siano tanti nuovi Venuti. crescere nel settore giovanile e arrivare in prima squadra ti dà un grande senso di appartenenza. Ti senti la maglia addosso. Mi soffermo su Bianco, che si è sempre allenato con noi. Valido e sveglio, ha quella malizia che mi piace e che lo aiuterà. Ma anche Pierozzi è valido e si vede che ha fatto un anno fra i grandi. Sono convinto che nelle categorie inferiori ce ne siano molti altri
Sulla società
Io credo che tra società e spogliatoio ci sia comunione d'intenti. i risultati si vedono. Mi piace come stanno gestendo lo spogliatoio i senatori. Non ce n'è uno indispensabile, siamo tutti importanti però
Su Dodò
La competizione mi stimola e fa bene a tutti. Le grandi squadre sono zeppi di grandi giocatori. E fra titolari e panchinari il livello deve essere lo stesso. Italiano poi dà spazio a tutti, e questo è il segreto di un gruppo forte. Sono contento per chiunque arrivi. Questo ruolo è stato sempre un po' lacunoso. Io cercherò di ritagliarmi il mio spazio indipendentemente da chi verrà
Sui cantanti in squadra (domanda di Marco Masini, ndr)
Terracciano parte dietro gli altri portieri. Spero abbia la stessa attitudine che ha in campo. Allora anche nel canto potrebbe raggiungerli
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