Cesare Prandelli ha preso la parola alla vigilia della sfida contro il Bologna. Queste le dichiarazioni del tecnico viola.
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Prandelli: “La paura è ricordo lontano. Mercato? Sfoltire, poi idee chiare. Callejon problema profondo”. Borja, Igor e Lirola…
Le parole del mister alla vigilia della gara casalinga contro il Bologna dell'ex Sinisa Mihajlovic. Fiorentina a caccia di conferme dopo lo 0-3 di Torino
Sul valore della gara di domani e l'errore che la squadra non deve commettere: "Sono d'accordo con Biraghi perché d'ora in avanti saremo giudicati in base alla gara contro la Juventus, dovremo avere la stessa determinazione. Il Bologna è la squadra che verticalizza di più nel calcio italiano, una squadra che pressa molto e con delle idee. Sarà una gara molto difficile".
Sull'autostima della squadra: "Quando raggiungi un risultato così insperato l'autostima aumenta, dobbiamo continuare su questa strada".
Su come sta la squadra: "La ripresa è stata ottima, i giocatori si sono presentati bene e la squadra ha lavorato ottimamente. Mentalmente siamo pronti per affrontare il Bologna".
Sul mercato e la testa dei giocatori: "E' un problema che hanno tutte le squadre, non solo noi. Confidiamo molto sulla professionalità dei nostri giocatori, non devono esserci disturbi, poi ci sono momenti in cui i calciatori parlano con i loro agenti".
Su Borja Valero: "Con lui regista abbiamo avuto un'intuizione che ci permette di alzare di più gli esterni di centrocampo. Chiaro poi che ci sono le contromosse degli avversari. Borja è un professore, ci auguriamo possa essere sempre un punto di riferimento per la squadra".
Sulla sfida a distanza con il figlio Niccolò (nel Bologna): "Il rapporto tra padre e figlio è profondo, ci sentiamo spesso ma questa settimana un po' meno per rispetto reciproco. A fine gara lo consolerò (sorride, ndr)".
Sui giocatori scontenti: "Ho espresso un desiderio, quello di non continuare ad allenare 28 giocatori perché diventa molto complicato. Mi auguro che con equilibrio si possa trovare delle soluzioni per tutti".
Sulle insidie alla ripresa: "C'è sempre un rischio, per tutti. Noi ci siamo allenati bene, mi auguro di vedere in campo la squadra che ho visto in allenamento. Dobbiamo fare le cose che abbiamo provato, sono convinto che mentalmente siamo già in partita".
Su Lirola: "Ha potenzialità importanti, un cambio di passo notevole. Deve solo convincersi e togliersi un po' di timidezza per trovare continuità nei 90 minuti".
Sul mercato: "Sono perfettamente in sintonia con la società. Dobbiamo prima pensare a sfoltire la rosa, poi abbiamo delle idee sui ruoli da andare a rinforzare. In questo momento, però, pensiamo al Bologna".
Ancora sul Bologna: "Temo una squadra che sta giocando insieme da due anni, una squadra che non molla niente come il suo allenatore. Contro l'Atalanta ha mantenuto sempre la concentrazione, anche quando la gara sembrava chiusa".
Su Callejon: "Argomento delicato. Negli ultimi anni ha dimostrato di essere un maestro sui tempi e nello smarcamento, in questo momento è penalizzato dal sistema di gioco. E' un problema molto profondo, anche umano visto che si parla di una persona seria e brava".
Su Kouamé: "Deve continuare a lavorare sul punto di vista tecnico, sui movimenti e lo smarcamento. Non è un problema, la considerazione da parte nostra c'è".
Su Igor: "E' la dimostrazione che quando qualcuno si allena in maniera seria si fortifica caratterialmente. E' pronto e l'ha dimostrato, è un difensore bravo sia nella marcatura che nell'impostazione, un ragazzo molto serio. Questa è una squadra che deve consolidare le situazioni che la vedono protagonista. Dobbiamo dare continuità all'ultima prestazione".
Sull'aspetto tattico: "Quando si parla di sistema di gioco non si può pensare che ogni partita sia la fotocopia di quella di prima. Ogni avversario è diverso e può essere messo in difficoltà in maniera differente".
Su Martinez Quarta: "Vale lo stesso discorso fatto per Igor, è un ragazzo molto affidabile e serio. Si sta allenando bene, arriverà il suo momento. Ora i titolari sono altri ma sono sicuro che non ci deluderà quando verrà chiamato in causa".
Su Vlahovic: "Si sta completando un passo alla volta, l'importante è che dia continuità alle prestazioni. Lo sta facendo e quindi merita di giocare titolare".
Sulla svolta: "Arriverà quando la squadra darà continuità ai risultati ma da Torino ci portiamo dietro consapevolezza e determinazione, penso che paura sia solo un lontano ricordo".
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