Beppe Iachini ha preso la parola in sala stampa alla vigilia della partita tra Fiorentina e Genoa:
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Iachini: “Ho trovato depressione, abbiamo svoltato. Chiesa ok”. Su Genoa, vice-Dalbert e tridente…
Le parole del mister sull'importante sfida di sabato sera al Franchi
La condizione della squadra? "Io confido sempre nel lavoro sul campo. Bisogna sempre lavorare sull'organizzazione del gioco, a partire dalla fase di non possesso. Chiedo un calcio verticale ma anche di possesso quando c'è bisogno. E' necessario avere più soluzioni in attacco. Ho lavorato anche sulla mentalità e la squadra ha risposto subito bene. A me non piace un calcio d'attesa, ma dinamico, d'intensità. Quando sono arrivato c'erano sfiducia, preoccupazione e depressione per il solo punto raccolto in sei partite. Abbiamo ribaltato questa situazione in poco tempo. Con la squadra ci stiamo conoscendo, ora dobbiamo lavorare anche sui particolari. Lavoriamo sulle ali dell'entusiasmo ma con le orecchie basse, perché ancora non abbiamo fatto niente".
Chiesa, Vlahovic e Cutrone? "Le mie squadre hanno sempre segnato tanti gol. Sono sempre riuscito a valorizzare tutti i giocatori, anche quelli d'attacco. Penso a Icardi e Franco Vazquez, ad esempio. A me piace un calcio propositivo, di qualità, ma che allo stesso tempo dia equilibrio alla squadra. Magari il tridente può essere una variante tattica, a Palermo ho giocato con Belotti-Dybala-Vazquez".
Il Genoa? "Se sbagliamo l'approccio m'inca**o, ma se ho imparato a conoscere i miei ragazzi, non sottovaluteranno la gara. La partita è difficile, importante, così come quelle che abbiamo affrontato fino ad ora. A Bologna non è stato semplice, vale lo stesso per il match contro la Spal. A Napoli abbiamo trovato un ambiente difficile ed una grande squadra, mentre con l'Atalanta abbiamo vinto in dieci. La partita di domani, però, è quella più difficile. I rossoblu hanno ottimi giocatori nell'organico, con grande tecnica individuale. Servono attenzione e grande rispetto, ma quando giochiamo in casa non deve esserci trippa per gatti. Pensiamo solo a questa gara, non all'Inter. Sceglierò la squadra migliore".
La preparazione atletica? "Abbiamo messo benzina ma non tanta quanta avrei voluto. Mi avrebbe fatto molto comodo anche la prima settimana dal mio arrivo ma c'erano le vacanze. Ho dovuto mediare perché dal ritorno agli allenamenti alla prima partita dell'anno correva poco tempo. Vedo comunque delle risposte positive sotto l'aspetto della condizione atletica, possiamo solo crescere. Serve tempo ma siamo sulla buona strada".
Chiesa? "Si è allenato, sta bene. Non vedo grandi problematiche, tutto ok".
Badelj? "Lui e Pulgar sono due giocatori similari, a mio avviso nessuno dei due per caratteristiche può andare a fare l'interno di centrocampo, li metterei in difficoltà. Per me la mezzala deve avere gamba. Milan è un ragazzo eccezionale, lo stimo molto. Lo avrei voluto nelle mie squadre in passato. Ha avuto qualche problemino fisico, stiamo lavorando per recuperarlo al 100%. E' molto importante per lo spogliatoio così come lo sono Pezzella, Caceres e gli altri ragazzi più esperti. Quando ci sarà l'opportunità, ci sarà spazio anche per lui. Una mezzora in campo la può fare".
Paragone con l'esperienza dell'anno scorso con l'Empoli? "Andrà diversamente. L'anno scorso andavano fatte delle cose a gennaio che poi non sono state fatte, c'è stata qualche incomprensione. Nonostante questo sono sempre rimasto in zona salvezza. Io voglio vincere, non partecipare. Non penso che la stessa situazione possa verificarsi anche qua a Firenze perché vedo un certo tipo di atteggiamento da parte della società e dei giocatori. Ci saranno dei momenti difficili ma confido tanto nel lavoro e nella crescita individuale e mentale dei ragazzi".
La sostituzione di Dalbert? "Sto valutando. Maxi Olivera è arrivato da pochi giorni, abbiamo anche Terzic che ha gamba e piede. Poi c'è Venuti, un ragazzo che conosciamo".
I progressi dell'attacco? "Non posso dire di essere soddisfatto al 100%, altrimenti avremmo chiuso la partita a Bologna. Abbiamo sbagliato alcune scelte in superiorità numerica. Contro la Spal abbiamo costruito delle occasioni che purtroppo non siamo riusciti a sfruttare, anche per la bravura del portiere. I gol me li aspetto non solo dalle punte, ma anche dagli esterni, dagli inserimenti dei centrocampisti e dai difensori sulle palle inattive. Stiamo insistendo sui movimenti d'attacco, questo porterà sicuramente qualche certezza in più nella testa dei ragazzi. Giochiamo sempre per vincere le partite e per vincere bisogna segnare".
Sottil? "Sta crescendo, ci sto lavorando come sul resto dei suoi compagni. Ha grandi margini di miglioramento e può giocare in più ruoli. Per la titolarità parla il campo, gioca chi dimostra di più sul rettangolo di gioco quando viene chiamato in causa. Io sono qua a braccia aperte, aspetto tutti, anche i magazzinieri se hanno lo spirito giusto e le qualità".
Padre-psicologo della squadra? "Il mio modo di lavorare è questo, bastone e carota, ma con questi ragazzi non ho avuto assolutamente bisogno di usare il bastone. Ho subito avuto grande disponibilità da parte loro, li ho visti affamati di tattica e volenterosi. Sotto il profilo umano ho toccato un certo tipo di corde, fa parte del mio lavoro".
Quanto è importante la presenza di Commisso? "Ci fa sicuramente molto piacere. Quando trovi un presidente che ci tiene così tanto capita anche di vederlo soffrire. Gli ho detto che col lavoro avremmo risolto tutto e che saremmo stati capaci di renderlo felice. Quando viene al campo siamo tutti molto contenti. E quando non c'è s'informa sempre telefonicamente".
Eroe di Firenze? "Non mi sento l'eroe di niente. Cerco di dare una mentalità adeguata alla squadra, il mio compito è migliorarla giorno per giorno. Sono solo un professionista leale e corretto, eroi è giusto che lo siano i ragazzi. La gioia di Napoli la dice lunga su quanto abbia sofferto questo gruppo nell'ultimo periodo".
Lirola? "Può crescere ancora. Ha motore, passo e qualità, avevamo solo bisogno di ritoccare qualcosa nei movimenti offensivi. Si faceva trovare spesso spalle alle porta, può cambiare il mondo ad un giocatore come lui se attacca guardando l'area avversaria. Mi aspetto che migliori e che faccia dei gol, come me lo aspetto anche dagli altri esterni".
Il coinvolgimento personale nell'allenare la Fiorentina? "Sotto il piano umano mi sono trovato bene in tanti posti, ma è chiaro che nella vita ci siano dei posti che ti restano nel cuore in maniera particolare. Firenze è uno di questi, qua sono stato stimato, mi hanno voluto bene. Farò di tutto per ripagare sul campo l'amore che ho ricevuto dai tifosi. Da allenatore devo restare lucido, ma le vittorie qua a Firenze conteranno sempre qualcosa in più. I gialli? La partecipazione è sempre molto attiva da parte mia durante la partita, l'area tecnica è troppo piccola (ride, ndr)".
I giocatori più insidiosi del Genoa? "Ha grande qualità in tutti i reparti. Hanno in campo Schone, Sanabria, Sturaro, Radovanovic, Perin e Criscito... l'elenco è lungo. Non è una squadra da ultimo posto in classifica".
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