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Il tifoso viola

Lettera aperta: le tante frustrazioni di un vecchio tifoso viola

Lettera aperta: le tante frustrazioni di un vecchio tifoso viola - immagine 1
Un vecchio tifoso viola ci scrive una sua riflessione condivisibile sulla gestione di Rocco Commisso
Redazione VN

E…… niente Presidente. Le voglio esternare solo una pacata riflessione di un vecchio tifoso viola con le sue frustrazioni.

La prima è stata il Napoli. Storia recente simile alla nostra. Retrocessioni, fallimenti. Terza serie. Noi si torna in A nel 2004, loro nel 2007. Pensi di avere 3 anni di vantaggio ma in breve vedi il pullman azzurro mettere la freccia e passarti davanti. Tu chiedi come mai e ti dicono: il bacino d’utenza, i tifosi in tutto il mondo, le televisioni ecc… ecc…. Ti stringi nelle spalle e abbozzi.


Mentre sei li a pensarci tutto a un tratto ti s’accoda il pullman Nerazzurro. Lo vedi nello specchietto, ma non ci credi. Quell’anno erano partiti con una serie impressionante di sconfitte. Sembravano destinati alla serie B con un allenatore bravino ma perdente. No, l’Atalanta non può essere una concorrente. Altra storia. Altalena tra A e B è la sua storia. Invece serie di vittorie, belle e convincenti , freccia a sinistra e ti passa avanti come un treno. Anni di soddisfazioni (per loro) fino a vincere la Coppa Uefa e ti tocca anche sentirti dire che il loro è il nostro modello da seguire. Ti chiedi incredulo com’è possibile e ti dicono che per arrivare a loro ci vogliono anni di paziente costruzione. Te abbozzi ancora, fai finta di crederci e aspetti. Il tempo passa, loro continuano ad avere risultati e te invece resti sempre nel limbo.

Mentre studi da “Atalanta”, senza apprezzabili risultati, compare nello specchietto il pullman rossoblu. Freccia e sorpasso sono stati un attimo. Mentre perdi la tua seconda finale di coppa contro una squadra greca di medio livello loro vanno in Champions, ti portano via l’allenatore, vendono i due pezzi meglio della squadra e l’anno dopo ti sono comunque davanti e ti vincono una coppa dopo 51 anni sotto il naso. Eppure……. proprietà americana, meno abbiente, bacino d’utenza simile, storia simile, salvo un’inquietante combinazione: il loro autista è lo stesso che guidava il pullman nerazzurro. Sarà un caso?

Presidente converrà che ci sia un filino da in…..cupirsi?

Ora nello specchietto c’è un altro pullman Azzurro lago…. Vogliamo aspettare e vedercelo sfrecciare accanto mentre siamo sempre a studiare il modello Atalanta senza riuscire minimamente a copiarlo?

Che s’ha a aspettare anche quello granata? Sarà i’caso di darsi una smossa, fare una volta tanto una sana e serena autocritica, capire perché gli altri riescono dove noi puntualmente falliamo? Sarà il caso di provare a dare le chiavi del nostro bellissimo pullman a un altro autista, farlo guidare sereno e di testa sua senza coup de theatre e senza troppe interferenze con budget e obbiettivi chiari e definiti?

Certo i soldi sono suoi, lei può fare icche gli pare. Ci mancherebbe, ma non è stanco di non avere mai una gioia, non è stanco di vivere sempre stagioni incompiute, di arrivare a Roma senza mai vedere il Papa? Ci rifletta Presidente, un imprenditore del suo calibro non può mai essere un perdente e credo che se Mediacom le desse gli stessi risultati forse una, riflessione la farebbe. Io ci credo ancora Presidente, voglio, devo avere fiducia. Non tradisca la mia e quella di migliaia di fiorentini che restano sempre e comunque i comproprietari morali della FIORENTINA. Non lo dimentichi, anche se non abbiamo i soldi abbiamo comunque un cuore.

Mario Tintori