Che valore dare all’ultima sconfitta casalinga domenica scorsa per 2 a 0 con il Backa Topola? Che momento sta attraversando il Čukarički?
“Tre giorni dopo la trasferta in Toscana c’è stata una reazione d’orgoglio, nella partita contro la Vojvodina di Novi Sad, iniziata male come quella di Firenze con due reti subite nel primo quarto d’ora e recuperata sul 2-2 a 5 minuti dalla fine grazie a una prodezza del sudafricano Luther Singh, uno degli oggetti misteriosi della rosa bianconera. Poi però è arrivata la netta e piuttosto inattesa sconfitta nel secondo incontro casalingo consecutivo contro il Bačka Topola, a conclusione di un mese di ottobre decisamente negativo, nel quale il Čukarički non ha vinto nessuna delle cinque partite giocate tra campionato e Conference. Ora la squadra si trova intrappolata nel folto gruppone di centroclassifica in campionato, a 17 punti in 12 partite. Anche i prossimi due appuntamenti, contro la Fiorentina e tre giorni dopo nel derby belgradese contro il Partizan che sta dominando il campionato con 12 vittorie e un pareggio in 13 incontri, hanno l’aria di essere proibitivi. La speranza per i bianconeri è legata alla classifica corta: dietro alle solite irraggiungibili Partizan e Stella Rossa, il Čukarički è a soli due punti dal quarto posto, con una partita da recuperare”.
L’allenatore Igor Matić apporterà dei cambiamenti rispetto alla partita di Firenze quanto a formazione, schieramento tattico e atteggiamento?
“La classifica nel gruppo di Conference è ormai compromessa e il timore è che una sconfitta nella partita di Leskovac sancisca anche l’eliminazione matematica. La squadra schierata al Franchi ha mostrato dei limiti evidenti anche dal punto di vista fisico. Matić ha già provato a cambiare qualcosa nei due match di campionato, ad esempio in porta rispolverando il 36enne Nenad Filipović, noto soprattutto per essere il cognato del portiere della nazionale canadese Milan Borjan, ex della Stella Rossa, e per il record dell’espulsione più veloce nella storia del campionato bulgaro: in una sfida contro il CSKA Sofia quando giocava nell’Etar fu mandato negli spogliatoi dopo 20 secondi. In entrambe le partite di campionato giocate dopo Firenze sono inoltre spariti dalla formazione titolare i due calciatori africani, il regista maliano Sissoko e il centravanti nigeriano Adetunji. Sarà anche squalificato il difensore centrale Subotić, espulso a Firenze”.
Qual è il rischio maggiore per i viola in questa trasferta?
“Il Čukarički giocherà con la leggerezza di chi non ha niente da perdere, con l’obiettivo di evitare i recenti avvii di gara piuttosto imbarazzanti, attendendo un’occasione propizia per colpire. Starà soprattutto alla Fiorentina evitare le classiche trappole derivanti dalla sottovalutazione degli avversari, e ritrovare la vena realizzativa della partita di andata, magari con meno sfortuna rispetto alla prestazione di domenica sera contro la Juventus”.
Quanti tifosi serbi ci saranno a Leskovac?
“La trasferta dei viola avrà alcune delle caratteristiche tipiche di un turno autunnale in una competizione europea di secondo livello: viaggio in una provincia piuttosto periferica dell’Europa orientale, trasferimento non comodo, temperatura sui 5 gradi, stadio nuovo ma piccolo. Leskovac si trova nella Serbia meridionale, a più di 250 chilometri da Belgrado e non lontana dal confine con la Macedonia del Nord. Lo stadio Dubočica è stato inaugurato quest’estate ed è il terreno di gioco della squadra locale che milita nella seconda divisione serba. Può ospitare circa 8.000 persone, tutte al coperto, con le tribune molto vicine al campo. Nella prima partita di Conference League contro il Genk i presenti non hanno superato le 2.500 unità e contro la Fiorentina, tenendo conto anche della relativa importanza di classifica del match per i
serbi, è attesa un’affluenza non superiore a quella”.
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