Olympiakos-Aston Villa è l'altra semifinale, ed è soprattutto la sifda tra Emery e Mendilibar. Una sfida tutta basca, e piena di significati
Oggi è una giornata anomala in casa viola. Il fatto di aver centrato la qualificazione di mercoledì consente di gustarsi l'altra semifinale dal divano. L'Olympiakos di Mendilibar, e l'Astin Villa di Emery si contendono il posto in semifinale. Entrambi baschi, entrambi partiti dal basso. Ma con una carriera diversa. Vi riportiamo alcune delle dichiarazioni dei due tecnici alla viglia.
Mendilibar si è tolto qualche sassolino per il Siviglia, suo ex club. Gli andalusi lo hanno esonerato a inizio stagione: "Ringrazio il Siviglia per avermi licenziato perché altrimenti questo non sarebbe successo. Se non fossi partito non sarei qui e niente di tutto questo sarebbe successo se i nostri giocatori non lo meritassero. Credo che i ruoli non siano stati invertiti solo perché abbiamo vinto 4-2 in Inghilterra. La qualificazione avviene dopo due partite, non una. Hanno rimontato due gol all'andata e potrebbero farlo domani"
Sul rapporto con Emery: "Lo conosco da oltre 20 anni, quando eravamo in segunda. Ci siamo scontrati molte volte, e c'è sempre stato equilibrio. Unai è cambiato molto negli anni, lavora moltissimo sui dettagli. Lui è convinto al 100% di poterci eliminare, e questa è una grande arma"
Emery invece parla della possibile eliminazione: "Siamo in un processo. Possiamo essere molto esigenti, ma non dobbiamo sentirci mai sotto pressione. Ci è piaciuto arrivare qui, ma vincere un trofeo in Europa è molto difficile. Arrivi qui solo quando sei coerente e hai successo, ma se non vinciamo domani il processo è chiaro, il modo in cui stiamo cercando di arrivarci è impegnativo"