L'ex centrocampista viola Zdravko Kuzmanovic ha ripercorso le tappe della sua carriera. Nel corso di un'intervista a Ilposticipo.it si è soffermato a lungo sulla sua esperienza alla Fiorentina:
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Kuzmanovic: “La Fiorentina fu la mia scelta migliore. Mutu era matto, Melo un animale. Prandelli…”
Kuzmanovic ricorda la sua avventura alla Fiorentina
All’inizio dovevo andare al Palermo, poi è arrivata l’offerta della Fiorentina e ho detto sì. È stata la scelta migliore che potessi fare. A Firenze c’erano grandi tifosi e una bella società. Abbiamo vissuto momenti indimenticabili anche in Champions League. Abbiamo disputato anche ottimi campionati in Serie A. Mi piace guardare la Fiorentina, seguo tutte le partite: lo faccio con tutte le altre squadre in cui ho giocato. Mister Prandelli è un grande uomo, ha una forte personalità, è l’allenatore migliore che ho avuto nella mia carriera. Sono sicuro che porterà la Fiorentina in alto. La squadra sta vivendo un momento difficile, però se c’è Prandelli io sono tranquillo perché il mister lavora tanto e sa quello che fa. Però serve un po’ di tempo perché la squadra adesso sta soffrendo. Il più forte a Firenze? Mutu era un fenomeno, poi ho giocato con Vieri e Toni: erano tre grandi campioni, ma io dico Adrian! A Firenze ricordo anche Pazzini, poi Jovetic e Santana. Nel 2008 è arrivato anche Gilardino. Ho giocato con grandi attaccanti: è stato un piacere per me. Adrian era qualcosa di speciale: matto, ma forte forte. Felipe Melo? Era forte: fuori dal campo era un bravissimo ragazzo, quando giocava… un animale. È bello avere al proprio fianco compagni così: tu puoi giocare con tranquillità, lui pensa a recuperare palloni e a tutto il resto. Eravamo una coppia perfetta. Anche Liverani era fortissimo in quel centrocampo: aveva un piede strepitoso. L'addio? Volevo avvicinarmi alla mia famiglia che viveva a Basilea: da lì Stoccarda è distante solamente due ore di macchina. Quando è arrivata la proposta dello Stoccarda ho deciso di lasciare la Fiorentina con cui avevo vissuto tre anni splendidi: era il momento giusto per cambiare.
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