Kean e gli idoli d'infanzia
—"Mi è sempre piaciuto Ronaldo il Fenomeno. In particolare il divertimento che metteva nel suo gioco. Quando iniziava a fare i suoi step-over sapevi che avrebbe battuto il suo avversario. Mi è sempre piaciuta la facilità con cui li faceva. Anche Obafemi Martins è stato uno dei miei primi idoli. Mi ispirava molto. Amavo la sua determinazione, il modo in cui attaccava la porta, la fame con cui giocava. In giardino, ho cercato di essere un mix di entrambi. Quando scendevo in campo cercavo anche io il tunnel e la giocata spettacolare. In Serie è diverso, ma ci sono ancora dei momenti in cui voglio provare qualcosa che faccia infiammare la gente".
Kean, la Juventus e il PSG
—"La Juventus mi ha preso dal nulla e mi ha insegnato molta disciplina. Ero un ragazzino di strada, ho lasciato casa presto e loro erano più di una famiglia per me. Mi hanno buttato in prima squadra a 16 anni ed è stato un sogno. Il PSG? Si può imparare solo stando accanto a campioni come Mbappé e Neymar, anche solo guardandoli. Sono stato davvero fortunato a giocare con loro e mi hanno insegnato molto. Non erano solo loro, c'erano altri come Leandro Paredes , Marquinhos e Presnel Kimpembe. Sapevano che non era andata bene per me all'Everton e mi hanno aiutato. Ti giuro che erano delle persone fantastiche, tutte di cuore".
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