Il mio percorso? Mi voglio concentrare in questi due anni, dove è nato tutto l'anno scorso a Moena. Abbiamo fatto un processo di crescita incredibile anche grazie a miei ragazzi. Mi hanno sempre ascoltato e hanno fatto tutto il necessario per uscire da momenti duri. Abbiamo raggiunto l'Europa e la semifinale di Coppa Italia e dovevamo migliorare. Lo stiamo facendo e abbiamo onorato le Coppe. Ho messo tutto me stesso e tutta la mia passione in questi due anni. Abbiamo fatto bene, ma non dobbiamo accontentarci. Siamo fiduciosi e domani dobbiamo dare tutto noi stessi.
Come affrontare l'Inter? Posso immaginarmi un modo, ma poi quando inizia la gara cambia tutto. Voglio concentrarmi sui miei ragazzi e riproporre quello che ci ha portato qua. Dobbiamo mettere in difficoltà l'Inter giocando come a Basilea. C'è una montagna da scalare, ma voglio vedere gli occhi che ho visto a Basilea.
Inzaghi e le finali? Oltre alla grande qualità dell'Inter, c'è anche un allenatore che sa vincere i trofei. Lui è uno specialista, non si può nascondere. Nelle mie finali vedevo i ragazzi proporre il proprio credo e la propria idea, senza mollare. Poi abbiamo un'altra finale e comunque vada dobbiamo tornare a Firenze e continuare a lavorare. Faremo vedere a tutti che ci meritiamo questa finale.
Franchi ieri? Simile all'abbraccio della Fiesole prima di Basilea. Serviva per caricare l'ambiente e andare a giocare con fiducia. I 6.000 di ieri ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Ci chiedono di dare tutto e onorare la maglia e noi cercheremo di farlo. I ragazzi hanno percepito il loro amore.
Formazione? Ho sempre qualche dubbio. Spero di mettere in difficoltà l'Inter e devo provare a risolvere questo dubbio. I ragazzi stanno tutti bene e l'hanno dimostrato. Spero di fare la scelta giusta. Chi subentrerà dovrà dare il massimo. Poi domani deciderò.
Le gare di campionato? Lo spunto che prendo da quelle gare è il fatto che abbiamo messo in difficoltà l'Inter. Non abbiamo solo subito, ma abbiamo fatto vedere le nostre armi. Domani sarà un'altra gara sotto l'aspetto della gestione, dato che è una partita secca.
Amrabat e Nico Gonzalez? Stanno bene. Amrabat l'abbiamo gestito e Nico abbiamo preferito tenerlo a riposo. Stanno entrambi benissimo.
Jovic o Cabral? Più che svelare il dubbio, mi preme sottolineare come entrambi siano fondamentali per la squadra. Grazie a loro abbiamo ottenuto risultati e anche queste due finali. Stanno bene e domani sono convinto che entrambi sapranno quanto conta la gara. In queste partite serve freddezza. Siamo in buone mani.
Visita al Quirinale? Devo dire che è stato un incontro emozionante. Per me era la prima volta. Un'esperienza davvero bella.
Saponara? Si è fatto i capelli e la barba, è pronto (ride ndr). Speriamo sia pronto anche lui
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