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Rossitto: “Contro la Juventus feci innervosire Zidane. Che vittoria a Wembley”

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Fabio Rossitto tra il presente della Fiorentina ed il passato, L'ex centrocampista ricorda così alcuni grandi momenti
Redazione VN

Fiorentina-Juventus è una sfida sempre particolare a Firenze, ma la posizione delicatissima dei viola rende il tutto ancora più importante. Di questo e dell'arrivo di Paolo Vanoli ha parlato Fabio Rossitto, ex giocatore anche della Fiorentina. La sua intervista a DerbyDerby:

"Le aspettative erano sì molto alte. L'allenatore era un top, la squadra per me è molto buona però qualcosa si è inceppato. Poi in piazze come quella di Firenze, se parti male, sale la pressione e perdi certezze. Cominci ad aver paura ed è la cosa peggiore. Di conseguenza perdi qualità e sicurezza e la maglia inizia davvero a pesare. Quando c'è bisogno di dare una scossa cambi allenatore. Vanoli l'ho sempre stimato. È preciso, si impegna ed è attento a tutto. Curava molto il fisico e in campo dava sempre tutto. È poi stato protagonista dell'ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina, la Coppa Italia, e forse era destino che arrivasse lui in questo momento. Segue tutto, va a vedere le giovanili, è presente in tutti gli aspetti e questo è fondamentale per l'allenatore di oggi".

La gara contro la Juve: "Juventus-Fiorentina 1-0 del 1999/00, decisa da un rigore di Del Piero. La sera prima non sapevo se giocavo o meno, anzi, ero quasi certo di non farlo. Mentre mi massaggiavo, passa Trapattoni che mi dice che avrei dovuto marcare Zidane. Lì ho capito che sarei sceso in campo. Allora, dato che a lui piaceva andare verso la palla e farsela dare, gli giocai attaccato, giocando sempre d'anticipo. A un certo punto si infastidi e mi diede una gomitata. Lo feci talmente innervosire in quella partita che Ancelotti lo tolse al 57esimo. Perdemmo la gara, ma me la cavai molto bene"

Il momento più bello a Firenze: "Senza alcun dubbio Wembley. La vittoria per 1-0 sull'Arsenal nella Champions League del 1999/00 è indimenticabile. Ogni volta che rivedo le immagini è emozionante. Avevamo una squadra fortissima. Avremmo potuto giocarci la finale quella volta, ma uscimmo con il Valencia nel secondo girone. Quella Champions League fu incredibile. Vincemmo con il Manchester United, pareggiammo con il Barcellona. Squadroni. Ma anche noi non scherzavamo. Avevamo una squadra che sulla partita secca aveva poche rivali. Dopo la partita con l'Arsenal fu altrettanto indimenticabile il rientro a Firenze dove ci aspettavano tutti. È difficile descrivere quello che ho provato. È stato un regalo del cielo"