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Pres. Lega Serie A: “Favorevole al Var a chiamata. Stadi, a breve il commissario”
Il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, ha parlato a Rai Radio 1 e ha toccato vari temi, dall'inizio del prossimo campionato alle polemiche su arbitri e protocollo VAR.
Problemi da risolvere? Ce ne sono molti. Citerei quello degli stadi, dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me: c'è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un'anzianità media di 66 anni. E 66 anni fa il calcio era molto diverso rispetto a oggi, gli spettatori hanno altre esigenze. Questo è il primo punto su cui dobbiamo lavorare per dare ai tifosi un ambiente confortevole. L'intasamento del calendario è il vero problema del calcio: per le squadre, per gli allenatori, per i giocatori. Però è una cosa che non dipende dalla Lega Calcio italiana. Non possiamo far niente per ridurre il numero di partite.
Innanzitutto credo che il giudizio sul Var non possa che essere positivo. Tutte le tecnologie che riescono a migliorare la trasparenza sono le benvenute nel mondo del calcio. Come tutte le tecnologie vanno adattate con il pensiero del mondo. Ci stiamo rendendo conto che in alcuni casi il Var non funziona bene: nell'episodio dell'espulsione di Tomori in Empoli-Milan c'era un bug nel sistema. Questo però non dipende da noi, dipende dall'IFAB e dal suo protocollo. So che il primo marzo ci sarà una riunione per rivedere i protocolli. Mi auguro che, come ogni anno, l'esperienza e gli errori che capitano in campo siano poi prodromici a migliorare le cose. Il Var a chiamata? Assolutamente sì. Da appassionato di tennis, il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un'evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me.
Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto".
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