Da sei mesi a questa parte la domanda è sempre la stessa: che succede se Vlahovic si prende un raffreddore? Timore assolutamente legittimo considerando il fatto che non figurano altre prime punte nella rosa viola oltre al serbo. In attacco ci sarebbe Kokorin, ma l'uso del condizionale è quanto mai doveroso visto che, oltre a non essere una prima punta, il russo non sembra dare grandi sicurezze sotto i profili fisico, tecnico e tattico. Succede così che a cinque giorni dalla chiusura del mercato la dirigenza viola si trovi nella scomoda posizione di dover scegliere se cercare un'alternativa affidabile per completare il reparto offensivo.
La riflessione
Incognita vice Vlahovic. Tra Kokorin e la ricerca (difficile) del profilo giusto
A cinque giorni dalla chiusura del mercato la Fiorentina deve scegliere se restare così oppure tentare l'affondo per un nuovo attaccante
Perché va bene il terzino destro e l'esterno d'attacco, rinforzi fondamentali per alzare la qualità della squadra a disposizione di Italiano, ma iniziare la stagione aggrappati al solo Vlahovic sarebbe un azzardo troppo rischioso. E l'operazione è tutt'altro che semplice. Va trovato un attaccante dal rendimento garantito che accetti Firenze e soprattutto una condizione, quella di seconda scelta, difficile da digerire in partenza, a prescindere. Ovviamente al prezzo giusto. Età, ambizioni, carriera ed eventuali società concorrenti: tutti aspetti che vanno inevitabilmente a restringere il cerchio dei noi papabili.
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Continua a circolare il nome di Scamacca, ma siamo sicuri che un attaccante giovane e in rampa di lancio come lui accetti di partire alle spalle di Vlahovic? Simy poteva essere un'idea, ma la Fiorentina dopo averlo cercato con Gattuso in sella lo ha lasciato alla Salernitana, mentre la pista Borja Mayoral sembra morta sul nascere (ma anche in questo caso: sicuri che avrebbe accettato un'eventuale proposta viola?). Anche solo citando queste tre situazioni si capisce bene quanto sia complicato trovare il profilo giusto che accetti di sposare da gregario un progetto sì ambizioso, ma pur sempre di una squadra che nelle ultime tre stagioni ha lottato per non retrocedere.
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