Dice il saggio: "il calcio è una cosa semplice" (cit. generico). Anche se non tutti sono d'accordo. Certo un allenatore deve anche metterci del suo e talvolta un'intuizione può risultare decisiva. Ma spesso sono le cose più elementari a portare i risultati migliori. Prendiamo la Fiorentina di mercoledì: quando Montella ha cambiato assetto, la partita ha svoltato e si è completata la rimonta. Coincidenza? Forse sì. O forse mettere Venuti nel suo ruolo (terzino destro), un centravanti "vero" come Vlahovic e i due esterni d'attacco (Chiesa e Ghezzal) al loro posto nel 4-3-3 ha fatto la differenza. Ripartire da lì sembrerebbe la mossa più logica per affrontare un Parma che fa della semplicità il suo punto di forza: squadra chiusa e ripartenze fulminanti per sfruttare le qualità dei suoi velocisti. E se non è un gioco troppo moderno, pazienza, c'è da badare al sodo. In assenza di Ribery e con un Boateng non esattamente al top, forse questa filosofia può tornare utile anche alla Fiorentina. CHE VINCENDO POTREBBE FARE UN BEL SALTO IN CLASSIFICA...
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Quella “coincidenza” di Sassuolo-Fiorentina da cui ripartire
Col Sassuolo la Fiorentina ha faticato con il 3-5-2 e alcuni giocatori (Venuti, Sottil) adattati. Un'indicazione utile per la gara con il Parma?
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