Qualcuno lo definirà "il peggior avversario possibile in questo momento". Forse è così, forse poteva capitarne uno peggiore, ma di certo c'è che il Venezia, reduce da sei sconfitte consecutive (peggior ruolino di marcia della Serie A), si presenterà sabato al Franchi con la bava alla bocca. Inevitabile visto il terz'ultimo posto in classifica e, più in generale, un 2022 in cui i lagunari hanno raccolto la miseria di cinque punti. Numeri da retrocessione che spingeranno Paolo Zanetti ed i suoi a buttare il cuore oltre l'ostacolo. Senza ingigantire il peso specifico dell'avversario di turno, è necessario considerare il solito refrain di fine stagione: le motivazioni contano. Anzi, spesso fanno la differenza. Banale ma vero, soprattutto in Italia. E se a queste aggiungiamo la lezione della gara d'andata, una delle poche in cui la Fiorentina di Italiano si è ritrovata ingabbiata, si capisce bene come la partita contro il Venezia imponga ai viola la massima attenzione.
Rush finale
Il peso delle motivazioni: il Venezia con la bava alla bocca e le altre avversarie
La squadra di Zanetti si presenterà al Franchi forte della gara d'andata e con la ferocia di chi deve cambiare marcia al più presto
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CALENDARIO - Il ragionamento è facilmente applicabile anche alle restanti sei gare di campionato che aspettano i viola (più il ritorno della semifinale di Coppa Italia in casa della Juventus). In campionato, dopo il Venezia, la Fiorentina affronterà in ordine: Salernitana (trasferta), Udinese (recupero in casa), Milan (trasferta), Roma (casa), Sampdoria (trasferta) e Juventus (casa). Se le prime due squadre, per un motivi diversi, non sembrano dover chiedere molto al campionato (ma occhio ai campani, con due gare in meno rispetto al Cagliari quart'ultimo), le altre sono ancora tutti pienamente in corsa per i propri obiettivi. La situazione resta comunque da monitorare di gara in gara, soprattutto nei casi di Sampdoria e Juventus, che a metà maggio potrebbero ritrovarsi con salvezza e Champions già in tasca, ma ad oggi il quadro è questo. La strategia da seguire è quella di Napoli: personalità e determinazione. Anche contro il Venezia. Magari non il peggior avversario, ma di sicuro il miglior banco di prova possibile.
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