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Il catenaccio atipico di Pioli, lo scudo per la crescita della Fiorentina

Pioli, dopo averlo fatto col Bologna, ha schierato una Fiorentina ultra difensiva per proteggere il risultato. C'è un motivo ben preciso per questa scelta...

Stefano Rossi

Nella culla del Rinascimento, dove il calcio totale di Montella riavvicinò Firenze ai fiorentini. Sì, sembra paradossale ma è così. Nella città del culto del bello in ogni sua forma, c'è una squadra che, all'occorrenza, gioca con cinque difensori e quattro centrocampisti. Ieri contro l'Udinese i viola hanno difeso con le unghie e coi denti una vittoria che serviva alla classifica e al morale. Il gruppo di Pioli, giovane e nel pieno della crescita, ha bisogno di tempo per trovare i propri equilibri in campo. E così il rischio di una disattenzione, di subire un gol beffardo che stronchi le gambe è attuale. L'antidoto migliore, più attuale ed efficace, il tecnico l'ha trovato nel vecchio ma sempreverde catenaccio.

Dopo il gol di Samir, Pioli ha voluto correre ai ripari. Davanti solo Simeone, dietro tanti difensori e centrocampisti per proteggere il risultato. Una scelta atipica, fuori dagli usi del calcio attuale ma la Fiorentina non si è fatta problemi per questo. Prima di tutto il risultato e qualunque strada per conseguirlo. Del resto era già successo contro il Bologna che entrasse Vitor Hugo per sostenere Astori e Pezzella insieme ai terzini e ad un centrocampo robusto. La ricetta funziona, almeno per ora. Le partite che passano serviranno ad affinare equilibri e posizioni in campo. E, soprattutto, a saper gestire le forze durante la gara. Intanto Pioli ed i suoi ragazzi vanno a prendersi punti con un calcio a tratti più antico che però può dare i suoi frutti.

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