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Gli infortuni lo aiutano, così Ikonè può beneficiare del “metodo Prandelli”

Gli infortuni lo aiutano, così Ikonè può beneficiare del “metodo Prandelli” - immagine 1
Complice uno stato di forma non ottimale dei suo competitor, Ikonè a Bergamo si candida ancora per una maglia dal primo minuto, la terza consecutiva

Redazione VN

Vi ricordate quando sotto la guida di Iachini il ruolo di centravanti non aveva un padrone e ogni settimana venivano alternati Kouamè, Cutrone e Vlahovic senza che nessuno riuscisse a trovare la continuità necessaria per lasciare il segno? Sì, sicuramente lo ricorderete. Bene, non staremo certo qua a ripetere il cambio di rotta attuato da Prandelli con la scelta di dare fiducia incondizionata a solo uno dei tre contendenti, Vlahovic nella fattispecie, e i benefici che quella decisione portò alla Fiorentina (portata in salvo grazie alle sue reti) e soprattutto al talentino serbo. Ma, a distanza di un paio di stagioni, una situazione simile potrebbe verificarsi nuovamente in casa gigliata, questa volta nell'interesse di un esterno offensivo. Spieghiamoci meglio.

Rotazioni

Che le rotazioni siano un mantra di Vincenzo Italiano crediamo sia chiaro a tutti. In particolare per quanto riguarda gli esterni offensivi del suo consolidato 4-3-3. Non è un caso che all’alba della sua prima stagione in terra Toscana, il tecnico di Karlsruhe richiese esplicitamente di poter contare su ben 5 giocatori per ricoprire quel ruolo. Questo, nell’idea calcistica di Italiano porta ad avere giocatori sempre al 100%, pronti a dare sfogo a tutte le proprie energie per ricoprire un ruolo così cruciale nel suo scacchiere. Consideriamo, infatti, che è rarissimo vedere la stessa coppia di esterni iniziare e finire la partita e ancor più poter giocare un filotto di partite consecutive dal primo minuto. Almeno questo, è quanto successo fino a poche settimane a Jonathan Ikonè, arrivato lo scorso gennaio e, complice un ambientamento più complicato del previsto, mai entrato a pieno regime negli schemi di gioco dell’allenatore. Le situazioni, però, verificatesi nelle ultime settimane potrebbero portare ad una svolta.

La chance

Con un Nico Gonzalez ancora alle prese con una tallonite che non sembra dargli tregua e rientrato solo giovedì dal ritiro con l’Argentina e un Sottil non al meglio, contro l’Atalanta dovrebbe toccare nuovamente a Ikonè. Il francese sceso in campo contro Basaksehir e Verona, potrebbe così mettere nelle gambe la terza presenza consecutiva dal primo minuto, una rarità per lui. Un’occasione unica per dare continuità ai progressi registrati proprio nell'ultima uscita contro gli scaligeri, nella quale l’ex Lille è riuscito anche a trovare la via della rete. In più, il lavoro più specifico (vista la partenza de nazionali) svolto con Italiano a Firenze negli ultimi 15 giorni potrebbe aver dato ancora più fiducia e consapevolezza al francese, che in questa Fiorentina può (e deve) incidere. Insomma, magari non sarà stata esclusivamente una scelta come fu nel caso di Cesare ma, fatto sta, che Ikonè ha la chance di mostrare finalmente il suo valore per una serie di partite consecutive. Naturalmente l'equazione continuità=buoni risultati non è sempre veritiera. Sta a Jonathan farla risultare esatta.

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