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GERMOGLI PH: 18 SETTEMBRE 2022 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS VERONA NELLA FOTO ITALIANO
Il giornalista de La Nazione Angelo Giorgetti è stato ospite in studio a Radio Bruno:
"Italiano si è reso conto che in quel modo non si poteva andare avanti, e ha cominciato ad apportare qualche cambiamento: il doppio centrocampista davanti alla difesa, Barak più avanzato, Kouamé di punta, il possesso palla molto meno esasperato. Jovic? Il lavoro di raccordo non è nel suo bagaglio tecnico, credo che anche per lui sia allo studio qualcosa. Via a gennaio? Mi sembra follia, difficilmente spiegabile. Prendere a queste condizioni un 24enne nazionale serbo è un colpo pazzesco, ma fino ad ora non si è integrato con quello che Italiano gli chiedeva, cioè di fare Vlahovic. Poi aggiungiamo che intorno a lui ha trovato una Fiorentina un po' sotto pressione".
"L'ho visto entrare in maniera piuttosto prudente, quando invece va sempre a cercare lo scontro: è normale, appena rientrato. Anzi credo proprio che sia questa sua propensione alla battaglia che a volte gli si ritorce contro e gli causa noie fisiche. Però ha intuizioni da attaccante, il movimento sulla palla di Mandragora è da applausi. Più importante lui o Milenkovic? Dico il secondo".
"La tensione si avvertiva chiaramente, gli aggiustamenti di Italiano intanto si muovono in una direzione diversa. Non so se la crisi sia alle spalle, ma credo che non vedremo più quel possesso palla logorante non tanto per chi lo subisce quanto per chi assiste. La Fiorentina mi è piaciuta sotto il punto di vista del risultato, contava questo".
"Sinceramente con tutto il rispetto per Barak che è un gran giocatore dal mercato mi aspettavo una mezzala più tecnica, che era quello che serviva a Italiano. Passare da trequartista nel 3-4-2-1 del Verona a mezzala nel 4-3-3 classico della Fiorentina è una certa cosa"
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