Fiorentina-Sestri Levante, Top e Flop: Kouamé ispirato, Sabiri pennella

TOP

Kouamé: partita extralarge da parte dell'ivoriano. Corre e sgomita con gli avversari, si propone in profondità, brucia gli avversari in velocità e mette anche il sigillo con un gran tiro che vale il 4 a 0. Cresciuto tantissimo nella condizione rispetto alla gara di Grosseto. È una serata in cui gli riesce tutto, bravo.

Amrabat: giganteggia a centrocampo nella prima fase, morde le caviglie agli avversari e dirige con sapienza le operazioni anche con un paio di sventagliate interessanti. Rallenta un po' con l'avanzare dei minuti quando ormai la gara ha ben poco da dire. Indipendentemente da come la si pensi, la Fiorentina vendendolo perde un grande calciatore.

Sabiri: va al trotto, ma quando tocca il pallone è magia pura, anche contro un avversario tutt'altro che irresistibile come il Sestri Levante. Qualità balistiche che saranno fondamentali durante l'anno.

Comuzzo: attento, ordinato, sempre puntuale. Il Sestri non attacca praticamente mai, ma lui si fa comunque trovare pronto nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa. Stappa la partita, e non è un dato da poco. Promettente.

Kokorin: ormai è diventato quasi una macchietta e i 7mila del Franchi lo osannano ad ogni tocco di palla. Mette subito la firma sul match e condisce la prova con giocate generose e di qualità. Positivo, anche se Italiano gli concede solo 20 minuti.

FLOP

Infantino: ha voglia di spaccare il mondo, forse anche troppa. Italiano lo richiama più volte per correggerne la posizione, lui non si risparmia andando però talvolta fuori giri. Menzione che vuole essere di incoraggiamento.

Ranieri: si vede poco, poteva forse far di più sul gol della bandiera ospite. Poco male.

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