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Fiorentina, Saponara (quasi) ok. Ma dove lo metti?

Riccardo Saponara scalda i motori e si avvicina al rientro. In quale posizione e con quale ruolo, però?

Giacomo Brunetti

""Sono disponibile per giocare a centrocampo e in attacco". Parole di Riccardo Saponara, tratte dall'intervista rilasciata a La Nazione. Già, il suo rientro dopo la metatarsalgia - l'ultimo dei dolori fisici patiti - è sempre più vicino. Nel frattempo, però, la Fiorentina ha cambiato modulo e adesso gioca senza trequartista. "La soluzione giusta, all'inizio forse erano anche gli interpreti sbagliati", ha commentato il viola. Certo, ma adesso dove sarà schierato Saponara? Lui, dal canto suo, si dichiara pronto a fare anche la mezz'ala, naturalmente più votata all'attacco che alla copertura, ricordando come abbia ricoperto questo ruolo una volta, nel Milan di Inzaghi, contro il Palermo. E di non essere andato male, "poiché mi sono riguardato".

"Un problema da nove milioni. Problema, beh, vorrebbero averlo in tanti un grattacapo del genere. Perché il valore tecnico di Saponara non si discute e Stefano Pioli sa di avere tra le mani una risorsa che potrebbe rivelarsi un fattore. L'arcano è capire in quale modo. A gennaio la Fiorentina verserà nelle casse dell'Empoli indicata prima, fissata nell'obbligo di riscatto stabilito nel primo mese del 2017. E, al momento, le prestazioni hanno sicuramente disatteso la cifra e le attese, complice soprattutto la condizione fisica, a più riprese. Vedremo se il tecnico parmense tornerà al 4-2-3-1, anche se apparentemente sembra un errore madornale, visto il barlume di continuità intravisto. E allora, sulla fascia o a centrocampo? Considerate le scarse alternative nel secondo reparto citato, la sua presenza sarebbe linfa. Magari non dal primo minuto. O magari sì. In attacco, però, chi uscirebbe tra Cyril Thereau e Federico Chiesa? Domanda senza risposta, soprattutto relativamente al talento italiano.

"Non solo la posizione. Bisognerà capire anche con quale ruolo verrà calato nell'esperienza. Il suo rientro non potrà essere fin da subito sui novanta minuti poiché, come si suol dire, "non ce li ha nelle gambe". Andrà quindi capito e studiato - piano già al vaglio dello staff - come reintegrarlo. La panchina con la Roma, prima della sosta, ha fatto da anticamera al suo reintegro completo. Potrebbe inizialmente entrare a gara in corso, negli ultimi minuti, nella speranza di non dover aiutare la squadra a rimontare, bensì con quella di poter accumulare benzina e sciogliersi dal punto di vista tecnico; oppure partire titolare e uscire quando il fisico dirà "stop". In attesa di un impiego costante e completo.

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