Vincere per essere grande. Vincere per poter dire che, a certi livelli, ci si può stare. Vincere, finalmente, per convincersi che questo progetto possa portare a qualcosa di importante. Vincere per cercare, quantomeno, di lottare per un posto in Europa.
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Fiorentina, domani dimostra di essere grande! Con la Roma per la classifica e l’orgoglio
Domani contro la Roma, la Fiorentina si gioca punti importanti in classifica, ma non solo.
Il campionato, in fin dei conti, è appena cominciato. Non lasciamoci trascinare da facili ed immediati isterismi. Certo, la squadra ha dimostrato di non essere solidissima in certe zone del campo e, soprattutto, a livello di testa. Ma se l'ambiente, anziché deprimere il tutto, aiutasse i ragazzi a tirare fuori quel qualcosa in più?
Stiamo parlando di una squadra con delle individualità importanti: pensiamo ai vari Pezzella (a proposito, in bocca al lupo capitano!), Caceres (sempre affidabile), Castrovilli (che giocatore!), Amrabat (apprezzato da tutti), Bonaventura (esperienza e qualità), Ribery (classe senza tempo), Callejon (non appena entrerà in forma, diventerà preziosissimo) e Kouame (deve solo trovare la giusta posizione in campo). D'accordo, mancherebbe la punta, ma evitiamo di fossilizzarci sempre su questo punto (pensate davvero che la Società non ci abbia provato in estate? Forse, i prezzi di certi giocatori erano e restano davvero proibitivi).
E smettiamola anche di sparare addosso a Iachini: non sarà certamente Mourinho o Guardiola, ma il Mister ha delle qualità che troppo spesso passano inosservate. Non voglio nemmeno entrare nel loop del toto-allenatori. Mi interessa parlare di ciò che c'è. E quello che c'è - fidatevi - non è da buttare. Ma, anzi, da valorizzare. E questo a partire dai tifosi; siate alleati di questi ragazzi, aspettate con le critiche. Perché, in fin dei conti, domani è un altro giorno, e con la Roma si può provare a tornare, anche solo per una partita, grandi.
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