Il dato sul possesso palla di Fiorentina-Roma non è schiacciante: 55%-45% in favore dei viola. Meno che in molte altre partite. Ma c'è un momento emblematico della partita di ieri e della superiorità mostrata dai viola sul campo. Siamo nella fase finale della gara, con la squadra di Mourinho che nonostante il 2-0 non riesce mai ad impensierire i viola. Italiano prepara comunque 3 cambi, forse per andare alla ricerca del terzo gol. Callejon, Saponara e Terzic si posizionano a bordocampo mentre scocca il minuto 84 e il pallone finisce in calcio d'angolo. Il tecnico viola decide di aspettare la battuta del corner... e sarà una lunga attesa.
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“Il pallone è quello bianco”: quei CINQUE minuti in cui la Roma non l’ha visto
Tra l'84' e l'89' è andato in scena un clamoroso monologo viola... che ha ritardato le ultime tre sostituzioni
La difesa della Roma libera cercando Abraham nella metà campo viola, ma nel giro di pochi secondi la Fiorentina riconquista palla. E inizia una lunga ragnatela di passaggi, una circolazione palla rapida e non sterile. All'improvviso infatti Milenkovic sventaglia sull'altro fronte per Nico Gonzalez che trova il fondo e mette un bel pallone in mezzo, rinvia Smalling ma appena la Roma prova a costruire, la Fiorentina recupera subito palla, in zona d'attacco. E ricomincia il palleggio che coinvolge tutti, da destra a sinistra, poi su Terracciano, poi tra Amrabat e Duncan e sugli esterni d'attacco. Solo Piatek rimane un po' ai margini, ma il fraseggio è di grande qualità e arriva quasi a umiliare i giocatori della Roma, ormai esausti. Mancava solo il coro "il pallone è quello bianco" come in una magica notte di qualche anno fa con l'Inter (allora la sfera era gialla). Serve un fallo di frustrazione di Abraham su Amrabat per permettere finalmente le sostituzioni: il cronometro segna il minuto 89. Quasi 5' di monologo viola.
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