"La calma è la virtù dei forti", un detto che sa tanto di realtà se guardiamo l'inizio dell'avventura in viola di Arthur Cabral. Il suo arrivo a Firenze è stato accompagnato da tante speranze, ma anche da tanta pressione, dovuta al nome del suo predecessore. Ecco, ad oggi, dopo quasi 4 mesi dal suo arrivo a Firenze possiamo dire che il gigante brasiliano non è il sostituto di nessuno, ma solo il nuovo numero 9 della Fiorentina. Se adesso possiamo osservare un attaccante tonico, forte e reattivo è merito soprattutto della calma e della pazienza del solito Vincenzo Italiano, ormai un mago nel trasformare i giocatori.
Il re dell'attacco viola
C come calma, C come Cabral: la virtù dei forti che piace tanto a Italiano
Come Merlino fece con Artù, così Italiano sta forgiando Cabral per renderlo il nuovo re dell'attacco viola
"Piacere Arthur, io sono Italiano..."
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Saranno state queste le prime parole tra l'ex Spezia e il brasiliano. L'inizio di un rapporto che si basa sulla fiducia e sul lavoro reciproco. Italiano ha iniziato fin da subito e maniera continua a spiegare nel migliore dei modi il proprio stile di gioco, Cabral invece ha pensato soltanto a lavorare senza perdere tempo in lamentele futili sul suo mancato impiego. La prima da titolare contro la Lazio è valsa come monito, per far capire subito al giocatore che il suo nuovo migliore amico era lì seduto in panchina, pronto a trasformarlo in un vero numero 9. Ovviamente, durante febbraio e marzo, le capacità di Cabral non potevano essere messe in discussione visto le poche apparizioni e quel gol, purtroppo inutile, contro il Sassuolo. L'unica certezza era il bisogno di trovare quella forma fisica giusta e adeguata alle richieste del mister. Un po' come Merlino fece con Artù, Italiano sta forgiando Cabral per renderlo il re dell'attacco viola. "Aha, oh, ragazzo mio. Tu diventerai un eroe leggendario", chissà...
Il bello deve ancora venire
Fiorentina-Venezia, seconda frazione di gioco. La squadra di Italiano attacca e la palla arriva a Cabral, isolato in avanti. Ecco quindi che il numero 9 viola lancia il pallone nello spazio e sfida Ceccaroni in velocità. Proprio in quello scatto si percepisce il vero Cabral. Passi lunghi e una velocità che, visto la sua stazza fisica, lascia tutti a bocca aperta. Stessa cosa con lo splendido gol segnato contro il Napoli. Pallone nello spazio, Lobotka saltato e destro a giro forte e preciso. Questi sono i primi colpi di del brasiliano, che ha ancora tanto per stupire il popolo viola. Tempo al tempo, spazio a Cabral.
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